Oggi, martedì 26 giugno 2018, il presidente francese Emmanuel Macron è arrivato a Roma per incontrare Papa Francesco e i rappresentanti della Comunità di Sant’Egidio.
La visita non prevedeva ufficialmente, però, nessun incontro con rappresentanti del governo italiano. Ma nel pomeriggio del 26 giugno è trapelata la notizia di un colloquio segreto tra il presidente francese e il premier Conte. I due si sarebbero incontrati lunedì 25 giugno a Casina Valadier a Roma per sbloccare la situazione della nave Lifeline. (Qui tutti gli ultimi aggiornamenti).
Macron è protagonista in queste settimane di un aspro confronto con l’Italia sul tema dei migranti.
Al termine della sua giornata romana, il presidente francese ha parlato in conferenza stampa.
Sul caso della nave Lifeline, Macron ha detto che quest’ultima ha agito “contro tutte le regole”.
“Ha fatto il gioco degli scafisti e non ha rispettato le regole né la Guardia costiera libica”, ha aggiunto.
Macron ha confermato che la nave attraccherà a Malta e che la Francia è pronta ad accogliere “una parte dei migranti” presenti sull’imbarcazione.
Il presidente francese ha duramente criticato l’operato del governo Conte sulla vicenda Aquarius e alla vigilia del mini-vertice europeo di domenica 24 giugno ha insistito sulla necessità che si creino centri chiusi nei paesi di primo sbarco e sanzioni nei confronti dei paesi che si rifiutano di accogliere i migranti.
Le parti si rivedranno giovedì 28 giugno per l’attesa riunione del Consiglio europeo.
Inevitabilmente il tema degli arrivi dall’Africa è al centro anche dei colloqui tra Macron e il Papa.
Nei giorni scorsi il Pontefice è intervenuto sul tema, affermando che ogni paese deve accogliere tanti migranti “quanti ne può integrare” e che i governi devono agire con “la virtù della prudenza”.
In precedenza Bergoglio aveva dichiarato: “Credo che tu non possa rifiutare le persone che arrivano. Devi riceverli, aiutarli, accudirli, accompagnarli e poi vedere dove metterli, ma in tutta Europa”.
Secondo alcuni analisti, Macron cerca nel Papa una sponda sul tema dei migranti.
Nella sua visita in Vaticano il presidente francese è accompagnato dalla moglie Brigitte, dal ministro dell’Interno, Gerard Collomb, incaricato dei culti religiosi, e dal ministro degli Esteri, Jean-Yves Le Drian.
L’agenda di giornata prevede l’udienza con Papa Francesco e un colloquio con il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin.
Prima di recarsi in Vaticano Macron ha incontrato una delegazione della Comunità di Sant’Egidio, guidata dal fondatore Andrea Riccardi e dal presidente Marco Impagliazzo.
Sant’Egidio è da decenni in prima linea nei processi di pace in Africa e in altre parti del mondo e nell’organizzazione di corridoi umanitari dalla Siria verso l’Europa.
Nel pomeriggio il presidente riceverà nella Basilica di San Giovanni in Laterano il titolo di ‘protocanonico d’onore del capitolo lateranense’, rinnovando un’antica tradizione del 1604, inaugurata da re Enrico IV dopo aver abiurato il protestantesimo.
La cerimonia ha suscitato in Francia polemiche che l’Eliseo ha cercato di smorzare, sottolineando che si tratta di “un titolo onorifico e storico senza alcuna dimensione spirituale”.
L’ultimo presidente francese ad aver partecipato al rituale è stato un decennio fa Nicolas Sarkozy.
Macron, ex alunno di un liceo gesuita, dove incontrò la futura moglie Brigitte, sposata nell’ottobre 2007 con solo rito civile presso il comune di Le Touquet, è stato battezzato da cattolico solo all’età di 12 anni.
Ex assistente del filosofo protestante Paul Ricoeur, il presidente francese si presenta oggi come un “agnostico sensibile alla trascendenza”.
Lo scorso aprile, invitato dalla Conferenza dei vescovi di Francia, Macron ha lanciato un appello a “riparare il legame rovinato” tra la Chiesa e lo stato francese.
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