Se ne è andato Lorenzo Farinelli, il medico 34enne affetto da Linfoma non-Hodgkin diventato un simbolo della battaglia contro il cancro. Aveva commosso il web con il suo appello lanciato sui social per raccogliere la somma necessaria a raggiungere gli Stati Uniti e sottoporsi a una terapia sperimentale che avrebbe potuto salvarlo.
Nel video che aveva realizzato, il giovane era apparso segnato dalla malattia ma forte e determinato a non arrendersi. Ha voluto raccontare gli ultimi mesi della sua vita, da quando solo otto mesi fa aveva scoperto di essere affetto da un tumore. Poi, medico generico e appassionato di teatro, aveva iniziato i cicli di chemioterapia, che lo avevano portato a perdere parzialmente l’autonomia e l’uso delle gambe. Per continuare a vivere, aveva deciso di chiedere un sostegno e un aiuto, che già era arrivato dagli amici di sempre e dalla famiglia, dai cittadini e dalla compagna che avrebbe voluto sposare.
“Potete darmi una mano? Perché io non voglio morire, voglio vivere, ho fatto delle promesse e voglio mantenerle. Non sarà facile ma non mi arrendo, non è finita finché non è finita”, aveva detto. Era scattata una mobilitazione collettiva e condivisa: l’appello era stato rilanciato sul web e le donazioni erano arrivate da tutta Italia. Tutto il web si era mobilitato e anche la sua città, Ancona. In poco tempo era riuscito a ottenere la somma necessaria sulla piattaforma gofundme.com, superando i 500mila euro.
Lorenzo è morto a casa sua: era stato dimesso dall’ospedale dopo che la chemioterapia era stata interrotta per preparare il viaggio oltre oceano.
“Buon viaggio Lorenzo. E grazie per quanto hai dato a noi in questi giorni, con dignità e coraggio. Hai scosso la nostra comunità e ne hai mostrato tutta la capacità di amore, quello alto, solidale e generoso. Un abbraccio alla tua compagna, a mamma e papà, e agli amici che di tanto amore hanno saputo travolgerti”, ha scritto in un post su Fb la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli.