Lorenzo Farinelli è un medico 34enne di Ancona. Otto mesi fa gli è stato diagnosticato un tumore chiamato Linfoma non-Hodgkin a grandi cellule di tipo B. Ad oggi non ci sono protocolli terapeutici standard che possano salvargli la vita.
L’unica speranza è un protocollo sperimentale chiamato “Car-T”, ormai molto diffuso negli Stati Uniti e appena approdato in Europa, che, in caso di successo, permetterebbe ai linfociti T del paziente di identificare ed eliminare le cellule tumorali altrimenti indistinguibili all’organismo.
La cura è molto costosa e Lorenzo non può affrontare questa spesa. È per questo che i suoi amici e familiari hanno intrapreso una campagna di crowdfunding su GoFundMe, per ottenere i 500mila euro necessari alle spese che dovrà affrontare. La cifra è stata raggiunta in pochissimo tempo, ed è stata addirittura superata.
I soldi in eccesso verranno destinati alla Ricerca e a cause parallele a quella di Lorenzo.
“Ai primi di novembre sono stato accolto e visitato all’Istituto Nazionale Tumori di Milano. Sono stato dichiarato eleggibile per la terapia, ma mi è stato spiegato che ci sono aspetti tecnici, legati all’approvazione della cura da parte dell’Aifa, che sono complessi e la cui tempistica è difficile da prevedere. Il problema è che per me il tempo stringe e che io non voglio morire”, ha raccontato Lorenzo, spiegando la necessità di recarsi all’estero per le cure.
Qui l’appello che ha commosso l’Italia:
Ciao, siamo mamma e papà, e Lorenzo per noi è un figlio. Sono Martina, e Lorenzo per me è un compagno. Siamo Laura e Ludovica, e Lorenzo per noi è un cugino. Siamo Alessandro, Benedetta, Elena, Emanuele, Tommaso e Xhulia, e Lorenzo per noi è un amico. Siamo qui a chiedervi aiuto a nome di Lorenzo.
Lorenzo è un ragazzo di Ancona di 34 anni. Lorenzo è un medico, ma è anche un attore. Lorenzo per noi è un figlio, un compagno, un amico.
Lollo è una persona semplice, fa un lavoro che ama e che gli permette di aiutare gli altri e quando esce da lavoro va a lezione di teatro e di canto, gioca di ruolo, legge, va al cinema, esce con gli amici … Tutto questo fino a 8 mesi fa, quando gli è stato diagnosticato un tumore chiamato Linfoma non-Hodgkin a grandi cellule di tipo B che, dopo mesi di terapia, si è rivelato essere chemio-resistente.
Purtroppo, ad oggi, non si riscontrano più protocolli terapeutici standard che possano salvargli la vita.
La sua unica vera speranza è riposta in un protocollo sperimentale chiamato “Car-T”, ormai molto diffuso negli Stati Uniti e appena approdato in Europa, che, in caso di successo, permetterebbe ai linfociti T del paziente di identificare ed eliminare le cellule tumorali altrimenti indistinguibili all’organismo. La cura è molto costosa e Lorenzo non può affrontare questa spesa.
Adesso è una corsa contro il tempo.
Per questo motivo ci siamo uniti, familiari ed amici sotto un grande abbraccio ed un’iniziativa chiamata “salviamoLo” al fine di promuovere una raccolta fondi mirata a sovvenzionare le sue cure negli Stati Uniti, dove Lorenzo verrebbe ammesso e trattato sin da subito.