L’intelligenza artificiale è al centro di uno dei dibattiti scientifici e filosofici più controversi degli ultimi anni. Il rapporto con macchine potenzialmente in grado di approssimare il modo di “pensare” e di comportarsi delle persone rappresenta una sfida senza precedenti che non manca di essere analizzata, commentata, rappresentata al cinema.
Se da una parte esercitano grande fascino il progresso e l’avanzamento tecnologico, dall’altra sono fiorite le relative questioni etiche legate soprattutto alla possibilità che un giorno più o meno lontano possa esistere un robot capace di agire ed evolversi autonomamente.
L’ampia letteratura cinematografica a disposizione non aiuta a dormire sonni tranquilli: film come Terminator, Matrix, Blade Runner, I Robot, e molti altri non restituiscono certo una buona immagine dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, lasciando da parte gli scenari hollywoodiani, non mancano le applicazioni potenzialmente rivoluzionarie di questa tecnologia nei campi più disparati.
Alcuni risultati degli ultimi mesi:
In Francia i ricercatori del National Center for Scientific Research sono riusciti a creare delle sinapsi artificiali capaci di apprendere autonomamente.
Gli esperti della IBM hanno recentemente affidato la realizzazione di un trailer ad un robot che, analizzando circa 100 film horror ed esaminando quindi ogni scena e aspetto audio/video per verificarne la reazione degli spettatori, ha realizzato un trailer che riassumesse quanto aveva imparato sulla percezione della paura.
Alcuni studiosi dell’Università di Nottingham hanno scoperto che proprio l’intelligenza artificiale può prevenire gli attacchi cardiaci. Secondo i ricercatori, infatti, l’intelligenza artificiale può arrivare dove le diagnosi dei medici non possono grazie ad algoritmi che imparano da soli a riconoscere precocemente i segni del malfunzionamento del cuore.
L’intelligenza artificiale può rappresentare anche un importante fattore di benessere economico: il colosso della consulenza Accenture e la società Frontier Economics in un’indagine sul rapporto AI e crescita economica hanno trovato che l’intelligenza artificiale potrebbe raddoppiare la crescita media di un Paese e aumentare la produttività fino a picchi di quasi il 40%
Anche in Italia ci sono esempi innovativi di intelligenza artificiale che possono aiutare a migliorare la vita di tutti i giorni.
La start up Morpheos ha da poco lanciato un’iniziativa di crowdfunding per Momo – The Home Genius, un’idea che unisce intelligenza artificiale al miglior design italiano e che è stata premiata con il Best IoT Award 2016
Momo nasce da un team di ingegneri e informatici con l’obiettivo di sfruttare una tecnologia complessa, come l’intelligenza artificiale, liberandola al contempo dallo stereotipo che la vuole di difficile utilizzo. Gli algoritmi di intelligenza artificiale si ritrovano così inseriti in una lampada in una lampada dal design unico e Made in Italy che combina al software ideato dal team un set di sensori infrarossi (in grado di rilevare temperatura, umidità, aria pulita o viziata, suoni), rotazione della visuale camera a 360° e una corona di LED che rappresenta già da sola un’innovazione.
il robot assistente per la smart home garantisce la sicurezza di casa e quella dei suoi abitanti imparando dalle loro abitudini e dai loro comportamenti.
Momo è un dispositivo 3-in-1: grazie all’intelligenza artificiale agisce in autonomia nello svolgimento delle sue funzioni, come videosorvegliare, gestire illuminazione e riscaldamento, individuare fughe di gas o fumo grazie ai sensori incorporati, agire prontamente e notificare l’insorgere di eventuali incidenti domestici. In qualsiasi momento – tramite l’app di Momo, o comandi vocali, o via chat Messenger e Telegram – si può interagire con Momo e modificare le proprie preferenze o impostare differentemente condizioni e funzionalità. Momo è anche un super hub in grado di riconoscere, gestire e controllare le funzionalità degli smart devices eventualmente già acquistati e installati, ampliando il suo raggio d’azione. Ultima, ma non meno importante, è la sua funzione d’illuminazione come smart lampada, regolabile in intensità tramite il gesture control.
Secondo il CEO di Morpheos Edoardo Scarso: “Momo è un progetto in cui confluiscono tempo, energie, passioni e una moltitudine di competenze diverse. Abbiamo ultimate le fasi di progettazione e possiamo finalmente concentrarci sulla sua produzione e distribuzione. Non vediamo l’ora di iniziare la campagna per raccontare il nostro progetto e i risultati raggiunti al pubblico e ai backers che condivideranno con noi lo sforzo e l’impegno per realizzare l’ultima fase della creazione di Momo – The Home Genius.”
Qui si può trovare campagna di crowdfunding a supporto di Momo, lanciata da Morpheos per presentare il prodotto sul mercato internazionale.
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