I combattimenti intorno a Tripoli hanno causato almeno 121 morti e 561 feriti, secondo quanto reso noto dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Sale quindi il bilancio dell’offensiva lanciata da Khalifa Haftar lo scorso 4 aprile.
L’Oms, che sta inviando materiale sanitario e sta incrementando il proprio personale sul campo, denuncia “ripetuti attacchi contro mezzi degli operatori sanitari”, come riporta l’agenzia Agi.
Intanto, il governo italiano ha invitato a Roma Mohammed Al Thani, il vicepremier e ministro degli Esteri del Qatar, un grande sostenitore del governo di Tripoli. Per lunedì è previsto un bilaterale tra il premier Conte e il politico qatariota proprio sul dossier libico. Il Qatar potrebbe essere infatti il primo paese pronto a finanziare la resistenza di Fayez Serraj all’attacco militare lanciato da Haftar.
Secondo quanto riporta Repubblica, domani arriverà inoltre nella Capitale il vicepresidente del Consiglio presidenziale del governo di Tripoli, Ahmed Maitig, braccio destro di Fayez al Serraj, primo ministro del Governo di Accordo Nazionale della Libia.
Insieme a Serraj e al ministro dell’Interno Fathi Bashaga, Maitig sta gestendo la situazione a Tripoli in questi primi dieci giorni di guerra.
In Libia “c’è il rischio di una crisi umanitaria”, ha detto ieri il premier Conte in un’intervista al Fatto Quotidiano.
Secondo l’Organizzazione Internazionale per le migrazioni sarebbero 200mila i migranti pronti a partire verso l’Europa dalla Libia. L’Oim ridimensiona quindi le cifre circolate negli ultimi mesi, che parlavano di 600mila migranti pronti ad attraversare il Mediterraneo.
Leggi l'articolo originale su TPI.it