La morte di Lorenzo Orsetti, il 33enne fiorentino ucciso mentre combatteva contro l’Isis in Siria, ha avuto un impatto significativo – e forse inaspettato – sulle coscienze di molte persone e sembra destinata a lasciare un segno profondo.
Un esempio è la mail scritta da uno studente di 14 anni e condivisa da Davide Grasso, uno dei ragazzi di Torino che hanno preso parte alla guerra in Siria contro lo Stato islamico e che adesso rischiano la sorveglianza speciale.
“Ciao prof,
ci hai detto che se abbiamo casini te lo possiamo dire o scrivere. Questo non è un casino ma dall’altro giorno ho una questione. Te la dico: mi dispiace per questo lutto, non ho capito se lei conosceva Lorenzo Orsetti di persona o no ma forse non importa.
Io non lo conoscevo, anzi non sapevo proprio chi era, però dall’altro giorno ci penso perché non capisco delle cose e a uno così gli avrei voluto fare tante domande.
Ho cercato su Google la guerra in Siria ed è troppo complicata, mi sono stancato di leggerla (se poi ce la dice a scuola potrebbe essere interessante), però mi sembra che questi gruppi di cui abbiamo parlato lottino per molte cose comprensibili: la libertà e la vita sono valori che capiamo tutti. O no?
Prof, come si prende una decisione così? Immagino che anche tu hai pianto, io si, però a casa.
Sai che penso che di fronte ad un coraggio così grande io sono piccolissimo? Se Lorenzo è stato così coraggioso forse dobbiamo esserlo di più: non solo per andare in guerra ma anche per cose più piccole.
Qualche giorno fa (prima che ci parlasse di Lorenzo) ai giardinetti vicino al Comune c’era uno che ha dato un calcio a un piccione che era già mezzo morto.
Io volevo dirgli qualcosa ma ho avuto paura che picchiasse anche me. Penso che invece dovevo andare da lui e incazzarmi, non solo per quel piccione ma anche per gli altri piccioni o per le persone a cui questo idiota può fare del male.
È un modo di essere goccia? Tu come fai a essere goccia?
La paura non ci può bloccare per sempre e anche se ce l’abbiamo non può essere una giustificazione per rimanere immobili.
Hai detto che quando c’è una situazione ingiusta se noi non decidiamo da che parte stare allora stiamo dalla parte sbagliata. Penso che ha ragione”.
>>L’ultimo messaggio di Lorenzo Orsetti: “Sono morto facendo quello che ritenevo più giusto”