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Legionella nell’impianto di condizionamento: allarme nel Tribunale di Roma

Di TPI
Pubblicato il 12 Gen. 2019 alle 16:05 Aggiornato il 12 Gen. 2019 alle 16:06

Allarme legionella negli uffici giudiziari di piazzale Clodio, a Roma. Con una lettera indirizzata a tutti gli organismi competenti – e pubblicata sul profilo Facebook della Camera penale di Roma – il presidente del Tribunale capitolino, Francesco Monastero, spiega nel dettaglio le misure di prevenzione disposte dopo che le analisi di laboratorio effettuate hanno rivelato “la presenza del batterio di legionella pneumofila in cinque campioni di acqua presso gli edifici A e B”.

“Pur prendendo atto” scrive Monastero “che il batterio è stato rilevato esclusivamente nei circuiti di adduzione acqua per l’umidificazione di alcuni degli impianti Uta (unità di trattamento aria), impianti chiusi da settembre dello scorso anno, e non già nelle condutture che servono i servizi igienici del sistema idrico sanitario”, dopo una riunione ad hoc si è deciso di provvedere alla “iperclorazione (trattamento chimico per la purificazione batterica dell’acqua, ndr), misura assolutamente necessaria ed indilazionabile” alla luce delle linee guida del ministero della Salute.

Disposte anche l’eliminazione dei rompigetto di tutti i rubinetti dei servizi igienici e dei soffioni delle docce, lo spegnimento di tutti gli scaldabagno “per il tempo che sarà ritenuto necessario”, la “chiusura dei galleggianti che riempiono i serbatoi di umidificazione degli UTA degli edifici A e B” e, soprattutto, la “chiusura dell’afflusso di acqua ai distributori automatici di bevande negli edifici A e B per un periodo di almeno 48 ore dall’intervento di iperclorazione, salvo proroga per il tempo necessario”.

Legionella, i rischi per la salute

Le legionelle sono presenti negli ambienti acquatici naturali, comprese quelle termali, nei fiumi, laghi, vapori, terreni. Da questi ambienti le legionella risalgono agli ambienti acquatici artificiali come le condotte cittadine e gli impianti idrici degli edifici.

L’uomo contrae l’infezione quando inala acqua in piccole goccioline (1-5 micron) contaminata da una sufficiente quantità di batteri. L’infezione da legionella può dare luogo a due distinti quadri clinici: la febbre di Pontiac e la legionellosi.

La febbre di Pontiac ha un periodo di incubazione di 24-48 ore e si risolve in 2-5 giorni. È accompagnata da malessere generale e cefalee seguiti da febbre.

La legionellosi ha un periodo di incubazione medio di 5-6 giorni ed è molto più grave: può causare sintomi gastrointestinali, neurologici e cardiaci e complicanze varie; nei casi più gravi può addirittura essere letale.

Perché le legionelle sono presenti negli impianti di condizionamento

Le installazioni che producono acqua nebulizzata, come gli impianti di condizionamento, costituiscono dei siti favorevoli per la diffusione del batterio. Considerato che l’intervallo di proliferazione del batterio va dai 15 °C a 50 °C (fino a 22 °C il batterio esiste ma è inattivo), esistono delle zone critiche negli impianti idrosanitari: all’interno delle tubazioni, specialmente se obsolete e con depositi all’interno, o anche in tratti chiusi, nei serbatoi di accumulo, nei bollitori, nei soffioni della doccia e nei terminali di distribuzione.

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