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“Terzani non porta turismo, dubito sulle sue qualità”: l’assessore della Lega taglia i fondi al Premio intitolato al giornalista

Di Lara Tomasetta
Pubblicato il 29 Mar. 2019 alle 15:19 Aggiornato il 29 Mar. 2019 alle 17:14

“Non promuove il territorio, dubito sulla qualità di Terzani”. Con queste parole, riportate dal Messaggero Veneto, l’assessore alla cultura Fabrizio Cigolot ha annunciato la riduzione dei fondi comunali da 30 mila a 10mila euro al “Premio letterario internazionale Tiziano Terzani”, con il festival di Udine Vicino/Lontano.

Si tratta di un festival che da 15 anni promuove momenti di riflessione pubblica sulle questioni cruciali del nostro tempo attraverso incontri, conferenze, letture, e al cui interno è inserito il premio letterario internazionale intitolato allo scrittore fiorentino.

“Nessuno vuole far morire la manifestazione”, ha precisato all’Ansa Cigolot. “Ma, come avevamo già annunciato, è arrivato il momento di ripensarla, perché da 15 anni ripete sempre lo stesso leitmotiv”.

“Ne prendiamo atto”, ha replicato Guido Nassimbeni, presidente dell’associazione Vicino/Lontano. “Ma anche per questa edizione 2019 a maggio cercheremo di offrire una grande proposta culturale con le risorse che abbiamo a disposizione”.

Una decisione “pesante”, ha osservato la presidente della giuria del premio e moglie del giornalista e scrittore, Angela Terzani.

Una scelta che la giunta leghista ha motivato mettendo in discussione la figura di Terzani.

“Terzani è diventato un santo secolare, un oggetto di culto, complimenti a chi è riuscito a imporlo associandolo a un’idea di alta qualità come persona, della quale io fortemente dubito anche perché ci sono autorevoli esponenti che sull’analisi storica di Terzani avrebbero mosso più di qualche critica”.E poi: “Il premio non promuove qualcosa di specifico e identificabile con la nostra realtà e funge in maniera marginale da traino per l’industria turistica”.

Tiziano Terzani è stato un profondo conoscitore del continente asiatico e uno dei giornalisti italiani di maggior prestigio a livello internazionale. È stato inoltre autore di reportage e racconti tradotti in tutto il mondo. Per anni è stato uno dei collaboratori di punta del Corriere della Sera. Nel 1971 era diventato corrispondente dall’Asia per il settimanale tedesco Der Spiegel. E’ vissuto a Singapore, Hong Kong, Pechino, Tokyo e Bangkok.

Dopo essersi ammalato per un tumore all’intestino, è scomparso il 28 luglio 2004.

“Aprivo la porta, ci mettevo il piede, entravo dentro, ma quando ero nella sua stanza, invece di compiacerlo controllavo che cosa non andava, facevo le domande. Questo è il giornalismo”.

Con queste parole, il giornalista e scrittore Tiziano Terzani descriveva la sua idea di giornalismo. Un’idea che sembra piacere sempre meno alla nostra classe politica.

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