Afghanistan: un attacco aereo avrebbe ucciso almeno 11 membri della polizia antidroga afgana a Helmand, una provincia ricca di oppio nel sud del Paese. Un portavoce del ministero dell’Interno ha detto che l’attacco di domenica sarebbe stato condotto dalle forze “amiche” della Nato, ma la Nato sostiene di non aver condotto attacchi aerei nella regione il 6 settembre. Anche le stesse forze afgane negano ogni coinvolgimento.
– India: 22 persone sono state uccise da un fulmine nello stato indiano di Andhra Pradesh, nel sudest del Paese. Le vittime erano principalmente contadini che lavoravano nei campi. Anche se i fulmini si verificano frequentemente durante il periodo monsonico dell’India – che va da giugno a settembre – le perdite sono state particolarmente alte questa volta.
– Yemen: il Qatar ha mandato circa mille soldati a combattere contro i ribelli houthi al fianco della coalizione guidata dall’Arabia Saudita. Le truppe sono accompagnate da 200 veicoli corazzati e 30 elicotteri Apache. Il conflitto si è inasprito nella provincia di Marib, a circa 120 chilometri a est della capitale dello Yemen Sanaa, dove negli ultimi giorni i ribelli hanno ucciso 45 soldati degli Emirati Arabi Uniti, 10 sauditi e 5 del Bahrain. Dall’inizio dell’intervento della coalizione a marzo, l’Onu dichiara che negli scontri sono morte circa 4.500 persone, di cui almeno 2.110 civili.
– Grecia: le Nazioni Unite e il governo greco stanno aumentando gli aiuti a Lesbo, mandando personale aggiuntivo e navi per gestire i circa 25mila migranti sbarcati sull’isola. I migranti saranno indirizzati verso un centro di registrazione allestito in un campo da calcio. Un ministro greco avrebbe dichiarato che “Lesbo è sul punto di esplodere”.
– Germania: la cancelliera tedesca Angela Merkel ha annunciato che il cospicuo flusso di migranti nel Paese, cambierà la Germania negli anni a venire. La Germania intende costruire nuove case e accelerare il procedimento burocratico per le richieste di asilo, ma continua a necessitare di una maggiore collaborazione da parte del resto dell’Ue. Intanto la Commissione europea sta stabilendo le quote per la ridistribuzione di almeno 120mila nel continente.
– Corea: la Corea del Nord e la Corea del Sud stanno organizzando un incontro per le famiglie separate dalla guerra nel 1953. Questo tipo di incontri erano cominciati nel 1988 con cadenza annuale, ma sono diventati sempre più rari a causa delle tensioni tra i due Paesi. L’incontro dovrebbe tenersi dal 20 al 26 ottobre in un resort situato sul Monte Kumgang, in Corea del Nord.
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