Russia: il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato questa mattina che il presidente siriano Bashar al-Assad è pronto a tenere nuove elezioni parlamentari e sarebbe disposto a condividere il potere con un’opposizione “sana”. Dall’inizio della guerra civile che dal 2011 ha causato la morte di oltre 250mila persone, la Russia e l’Iran sono stati gli alleati chiave del governo di Assad. Sono circa 4 milioni i siriani che sono fuggiti dalla guerra nei Paesi confinanti.
– Ungheria: centinaia di migranti hanno passato la notte sul treno partito da Budapest ieri mattina, chiedendo di essere trasferiti immediatamente in Germania. Le autorità ungheresi avrebbero lasciato credere ai migranti che il treno fosse diretto in Austria, per poi fermarli a 30 chilometri a ovest della capitale, dove hanno allestito un centro di accoglienza. La polizia è riuscita ad accompagnare soltanto una trentina di persone al campo, alcune delle quali si sono rifiutate di accettare cibo e acqua e hanno minacciato uno sciopero della fame. Un secondo treno stracarico di migranti sarebbe invece fermo nella cittadina di Győr, nel nordovest del Paese.
– Europa: i ministri degli esteri si riuniranno oggi e domani per discutere la ridistribuzione dei migranti nel continente. I funzionari dell’Ue si stanno preparando a spingere i governi europei ad accettare un numero maggior di richiedenti asilo dai Paesi di frontiera che sono più sotto pressione come Italia, Grecia e Ungheria, e instaurare un sistema di quote per la ridistribuzione dei migranti nell’Europa orientale.
– Francia: gli agricoltori francesi hanno bloccato le strade di Parigi con oltre 1.500 trattori per protestare contro l’importazione dei prodotti agricoli, il crollo dei prezzi e l’aumento delle tasse. Alcuni ci hanno impiegato giorni per raggiungere la capitale, nonostante il governo avesse già annunciato che stanzierà 600 milioni di euro per aiutare gli agricoltori in difficoltà.
– Thailandia: alcuni artisti del dipartimento di belle arti del ministero della Cultura del Paese sono riusciti a riparare la statua della divinità indù Brahma, gravemente danneggiata il mese scorso nell’attentato al tempio di Erawan, al centro di Bangkok, quando un’esplosione uccise almeno 22 persone. La statua ha quattro facce, di cui una in particolare aveva subìto un danno enorme al mento. Soldati e devoti si sono riuniti al tempio venerdì mattina per l’inaugurazione.
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