Ungheria: la stazione di Keleti, a Budapest, ha riaperto dopo due giorni di chiusura. Centinaia di migranti si sono lanciati verso i binari creando scene di caos. La maggior parte di loro aveva acquistato i biglietti quando l’Ungheria aveva momentaneamente abbandonato gli sforzi di registrare i migranti di passaggio nel Paese. Un annuncio pubblico ha però avvisato i viaggiatori che i treni internazionali diretti verso l’Europa occidentale sono soppressi per un periodo di tempo indefinito. Il primo ministro ungherese Viktor Orban è atteso a Bruxelles per un incontro in cui discuterà di immigrazione con i vertici dell’Unione europea.
– Siria: almeno 10 persone sono morte e altre 25 sono rimaste ferite nell’esplosione di un’autobomba nella città di Latakia, il principale porto del Paese. L’attentato è avvenuto in una delle aree sotto il controllo delle forze governative del presidente Bashar al-Assad.
– Francia: la polizia ha arrestato un uomo sospettato di aver dato fuoco a una palazzina residenziale a nord di Parigi, uccidendo 8 persone tra cui due bambini. Ci sono voluti più di 100 vigili del fuoco per contenere le fiamme. Quattro persone sopravvissute all’incendio si trovano all’ospedale, alcuni di loro in condizioni critiche. Il sospetto è già conosciuto alla polizia e al momento del fermo aveva con sé una candela e un accendino, secondo quanto riportano le autorità.
– India: milioni di lavoratori indiani stanno aderendo a uno sciopero di 24 ore contro la riforma del lavoro proposta dal primo ministro Narendra Modi. Secondo i sindacati, queste riforme metterebbero a rischio molti lavori, rendendo più semplice il licenziamento e chiudendo le fabbriche improduttive. È la più grande manifestazione di potere da parte dei sindacati da quando è salito al potere Modi un anno fa.
– Guatemala: è stato emanato un mandato di arresto per il presidente Otto Fernando Pérez Molina. Il mandato viene un giorno dopo la decisione del congresso di revocare l’immunità del presidente, indagato all’interno di uno scandalo di corruzione di milioni di dollari che ha scosso il Paese. Pérez Molina sarà ora chiamato a comparire davanti a un tribunale.
– Iraq: alcuni uomini mascherati hanno rapito 18 operai turchi dal cantiere di uno stadio di calcio nel quartiere di Sadr City, nella periferia a nord di Baghdad. I rapitori, vestiti con uniformi militari e armati, non hanno ancora fatto alcuna richiesta né rivendicato l’accaduto.
– Liberia: l’Organizzazione mondiale della sanità ha annunciato la fine dell’Ebola nel Paese, in cui l’epidemia avrebbe ucciso circa 4mila persone. Se non si verificheranno altri casi di contagio nei prossimi 90 giorni, la notizia sarà definitiva.
– Cina: il Paese ha tenuto una cerimonia per commemorare il 70esimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale in Asia. Il presidente cinese Xi Jinping ha elogiato in particolare gli uomini che hanno “valorosamente combattuto” contro gli aggressori giapponesi durante il conflitto. 12mila truppe, 200 aerei e numerosi carri armati e missili sono stati esposti in piazza Tiananmen per l’occasione. Alla parata erano presenti anche 30 ufficiali e capi di stato internazionali tra cui il presidente russo Vladimir Putin e il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon.
Segui The Post Internazionale su Twitter (@tpi)
Iscriviti alla newsletter: http://goo.gl/w2kb5E
Leggi l'articolo originale su TPI.it