Lazio centro d’eccellenza – Nasce nel Lazio il Centro d’eccellenza – Distretto tecnologico per i beni culturali, che attraverso la collaborazione di otto tra i principali organismi di ricerca del territorio, lavorerà per valorizzare il patrimonio attraverso l’impiego delle più innovative tecnologie.
La novità è stata presentata stamattina all’Università La Sapienza di Roma, dal governatore Nicola Zingaretti e dal vicepresidente del Lazio Massimiliano Smeriglio insieme ai rettori della Sapienza Eugenio Gaudio, di Tor Vergata Giuseppe Novelli, di Roma Tre Luca Pietromarchi, di Cassino Giovanni Betta, della Tuscia Alessandro Ruggieri, e con il presidente dell’Infn Fernando Ferroni, il delegato del Cnr Gilberto Corbellini e la delegata dell’Enea Roberta Fantoni.
Al Dtc Lazio collaboreranno anche Cna, Federlazio, Lega Coop, Unindustria. L’Italia è al primo posto per numero di siti Unesco, e il Lazio spicca per quantità e qualità del patrimonio culturale, con 259 musei e gallerie; 28 aree e parchi archeologici; 29 monumenti di cui 5 Unesco, nonché 13 università, 4 primari organismi di ricerca, 6 Istituti centrali del Mibact, 40 mila imprese con 202 mila addetti (14% del totale nazionale), con una produzione di valore aggiunto pari a 14,7 miliardi di euro (16% del totale nazionale).
Questo tessuto territoriale, culturale e produttivo, è stato spiegato stamattina, ha bisogno di azioni concrete per finalizzare in prodotti e servizi il sapere e le tecnologie per il restauro e la conservazione dei beni culturali e per sviluppare tecnologie, processi, prodotti e servizi per la fruizione avanzata del patrimonio artistico, architettonico, archeologico e culturale regionale.
Per questo il Distretto, coordinato da Maria Sabrina Sarto, ha stabilito una serie di azioni volte al raggiungimento di questi obiettivi, con un investimento complessivo di 41,7 milioni di euro (di cui 20,7 a carico della Regione Lazio e 21 a carico del Miur).
Il primo obiettivo, oggetto della presentazione di questa mattina, è proprio il Centro di Eccellenza, che prevede un intervento di 6 milioni, con il coinvolgimento di 800 ricercatori e 400 assegnisti. Nei primi 18 mesi sono previsti 18 corsi di Alta Formazione, 10 Master di primo e secondo livello e 3 grandi progetti di ricerca.
Le prossime tappe illustrate dal Vicepresidente e assessore alla Ricerca della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio:
Già operativi 23 milioni di euro (3,2 milioni prima fase; 20 milioni seconda fare) per: diffusione tecnologie innovative per la valorizzazione, conservazione, recupero e fruizione del patrimonio culturale. ENTRO GENNAIO 2019 LE GRADUATORIE PER IL FINANZIAMENTO DEI PROGETTI ESECUTIVI
6 milioni di euro per: un Open innovation Center “di caratura internazionale”, un hub della ricerca e dello sviluppo dedicato alle tecnologie per lo spettacolo dal vivo (musica, teatro, danza). TRA L’AUTUNNO E IL 2019 PUBBLICAZIONE DEL NUOVO BANDO.
3 milioni di euro per: Sostegno alle Pmi innovative, alle start-up d’avanguardia già costituite o ancora da costituire, e agli spin-off di ricerca che realizzino attività ad alto contenuto tecnologico nel settore dei beni culturali. ENTRO 2019 PUBBLICAZIONE DEL BANDO DEDICATO.
Infine, il Festival Element #5, “una settimana di creativita’, arte digitale e visioni del futuro nei luoghi della cultura del Lazio”. L’IMPEGNO DELLA REGIONE LAZIO E’ DI SPENDERE ENTRO IL 2019 IL TOTALE DEI 41,7 MILIONI DI EURO INVESTITI PER IL DISTRETTO TECNOLOGICO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI DEL LAZIO.
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