Quando si tratta di prendere appunti, l’agendina Moleskine è un vero e proprio oggetto di culto. Il taccuino dalla “pelle di talpa”, come lo definiva il celebre scrittore inglese Bruce Chatwin, è l’erede made in Italy di quello usato da artisti del calibro di Vincent Van Gogh, Pablo Picasso e Ernest Hemingway.
Maria Sebregondi, che il prestigioso quotidiano tedesco “Suddeutsche Zeitung” ha ribattezzato “Mamma Moleskine”, ha creato un’azienda che nel 2013 ha fatturato 61 milioni di euro, in crescita del 10 per cento rispetto al 2012. Oltre allo storico quartier generale di Milano, oggi Moleskine ha uffici anche a New York e Hong Kong e vende oltre 100 milioni di taccuini in 70 Paesi diversi.
Come dimostrano i dati, il brand dell’agendina dalla “pelle di talpa” dimostra di sapersi comportare benissimo anche nell’era digitale. Questa settimana, la Moleskine ha annunciato una partnership con Livescribe, azienda produttrice di smartpen digitali con sede a Oakland, in California. Insieme hanno lanciato sul mercato un taccuino che permette a chi lo usa di effettuare un backup istantaneo su un qualsiasi dispositivo dotato di bluetooth.
Ogni pagina della rivoluzionaria agendina è infatti dotata di una serie di micropuntini stampati in superficie e invisibili all’occhio umano, ma non alla smartpen Livescribe. Questa penna speciale è calibrata con le misure esatte di una pagina del taccuino ed è in grado di riconoscere esattamente in quale punto della pagina si sta scrivendo. Cliccando in un angolo della pagina, dove sono disegnati i tasti play, pause e record sarà anche possibile registrare note vocali da abbinare agli appunti.
Secondo Livescribe è “il perfetto ponte tra l’analogico e il digitale”, mentre per Moleskine rappresenta “la nuova frontiera degli appunti manoscritti”. Il prezzo del taccuino è di 29,95 euro, ma per utilizzarlo ci sarà bisogno di acquistare anche una smartpen Livescribe il cui costo si aggira intorno ai 110 euro.