La disoccupazione continuerà a crescere negli anni a venire: entro il 2019 ci saranno 212 milioni di persone senza lavoro nel mondo, in aumento rispetto ai 201 milioni del 2015.
È quanto afferma l’Organizzazione internazionale del Lavoro (Ilo) all’interno di un rapporto pubblicato lo scorso mese.
“Dall’inizio della crisi globale nel 2008 sono stati persi più di 61 milioni di posti di lavoro e secondo le nostre previsioni la disoccupazione continuerà a crescere fino alla fine di questo decennio”, ha affermato il direttore generale dell’Ilo Guy Ryder.
Prendendo in considerazione la popolazione mondiale, nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni la disoccupazione in media è del 13 per cento, una statistica destinata a crescere nei prossimi anni secondo quanto afferma l’Ilo.
In futuro aumenterà anche la disuguaglianza di reddito. Il 10 per cento più ricco della popolazione intascherà tra il 30 e il 40 per cento dei guadagni totali, mentre il 10 per cento più povero guadagnerà tra il 2 e il 7 per cento.
Il crollo del prezzo del petrolio potrebbe aiutare il mercato del lavoro di alcune economie occidentali e diversi Paesi asiatici, mentre i lavoratori in Sud America, Africa e Medio Oriente saranno colpiti in maniera negativa.
L’andamento dell’economia globale potrebbe avere importanti ripercussioni sugli eventi politici dei singoli Paesi, avverte l’Ilo.
I trend economici negativi stanno minando la fiducia dei popoli nei confronti dei relativi governi e il rischio di disordini a livello sociale rimane alto, in particolar modo nei Paesi dove la disoccupazione giovanile è in crescita.