L’Italia non si lascia governare
“Alla fine, considerando tutti i dati, si ottiene una parola sola: ingovernabilità”. È lapidario il giudizio del quotidiano spagnolo El Pais sulle elezioni italiane.
In un articolo di stamani dal titolo “Berlusconi y la antipolítica de Grillo abocan a Italia a la ingobernabilidad” (Berlusconi e l’antipolitica di Grillo conducono l’Italia all’ingovernabilità) il corrispondente da Roma Pablo Ordaz passa in rassegna i risultati e fa qualche previsione sul futuro del Belpaese.
La vera vincitrice delle consultazioni, insieme all’instabilità, è stata la politica-spettacolo. “Berlusconi ha costruito una campagna elettorale di pagliacciate continue, conscio che nessuno lo ritiene un politico decoroso, e che quindi non deve comportarsi come tale. Beppe Grillo, da parte sua, è un comico”.
Per Ordaz, Monti “è indubbiamente grande sconfitto. E il suo insuccesso – l’incapacità di guidare un centrodestra che ha preferito rimanere con Berlusconi – avrà ripercussioni dirette sulla governabilità del Paese”.
Delusione anche per i democratici di Bersani che “si erano vestiti per andare al funerale di Berlusconi per scoprire che più di sei milioni di italiani continuano a volerlo vivo e a dar battaglia insieme a lui.” Nel caos generale, Ordaz riesce però a cogliere un barlume di speranza.
“Siamo in Italia” – spiega – “e qui hanno decenni di esperienza di vita politica precaria. L’ultima volta fu nel 2006, quando il governo Prodi sopravvisse solo due anni con l’appoggio dei senatori a vita.” Il problema è che “oggi l’Italia è sotto lo sguardo attento dei mercati”, i quali ora, “davanti al ritorno di Berlusconi o all’incognita Grillo, potrebbero entrare nel panico e contagiare l’intera Eurozona.”