Katia Tarasconi è la consigliera regionale del Partito Democratico in Emilia Romagna che si è fatta notare sabato 12 novembre 2018 con il suo intervento molto critico durante l’assemblea di partito a Roma.
Katia Tarasconi, 45 anni, è nata il 5 ottobre 1973 a Piacenza. Ha la doppia cittadinanza, italiana e americana: a 13 anni si è trasferita con la famiglia a Long Island, dove ha frequentato per due anni il liceo prima di trasferirsi a Larchmont, a pochi passi da Manhattan, per diplomarsi alla Mamaroneck High School.
Dal 1995 al 1998 ha frequentato l’università di Miami e si è laureata in Advertising and Sociology, e si è poi specializzata in comunicazione e web engineering.
Dopo la laurea, è ritornata in Italia, a Piacenza, dove è stata assunta da un’azienda di comunicazione come responsabile commerciale e poi come amministratore delegato.
Nel 2007 ha sostenuto con una lista civica la rielezione del sindaco Pd Roberto Reggi, il quale l’ha fatta poi entrare in giunta come assessore con le deleghe all’innovazione e informatizzazione, servizi al cittadino, finanziamenti europei, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, pari opportunità e tutela animali.
Le stesse deleghe le sono state riconfermate poi dal successore, Paolo Dosi, eletto sindaco di Piacenza nel 2012.
Tarasconi si è iscritta al Partito democratico nel 2008, quando è nato il nuovo soggetto politico di centrosinistra. È considerata “renziana” di ferro e ha sostenuto l’ex sindaco di Firenze Matteo Renzi fin dal 2012 come candidato alle primarie di partito.
L’8 dicembre 2013 Katia Tarasconi viene eletta nell’assemblea nazionale del Pd,m ed entra a far parte della direzione regionale dell’Emilia-Romagna. Nel 2015 viene eletta consigliere dell’assemblea legislativa a Bologna.
Nel suo intervento di sabato, Tarasconi si è scagliata contro la dirigenza e contro le divisioni interne, che secondo la consigliera hanno danneggiato il partito. “Se dovessi dare un titolo al mio intervento lo intitolerei ‘ritiratevi tutti’.”
“O noi risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta fino alla disfatta. Il valore della squadra viene prima del valore del singolo. è così nello sport, in politica e nella vita. Siete ancora così accecati dalle vostre esigenze da non capire”.
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