Kaos è stato avvelenato. È morto così uno dei cani protagonisti delle operazioni di salvataggio seguite al terremoto del Centro Italia del 2016.
“Hanno ucciso il cane eroe di Amatrice, Norcia, e Campotosto. Kaos salvava gli umani, gli stessi umani che lo hanno avvelenato”, scrive Rinaldo Sidoli, il responsabile della comunicazione della onlus Animalisti Italiani.
A trovare il corpo senza vita del pastore tedesco è stato il suo istruttore, Fabiano Ettorre, nel giardino di casa a Sant’Eusanio Forconese, comune in provincia dell’Aquila.
Il cane era stato utilizzato anche nelle ricerche di un uomo disperso e anche in quell’occasione aveva fatto il suo, salvando un’altra vita: “Kaos era stato determinante di recente nel ritrovamento di un uomo di Roio, di cui si erano perse le tracce”.
“Era un salvatore avvezzo a scavare tra macerie e inferno – scrive ancora l’animalista – Chi ha posto fine alla sua vita in questa maniera è un criminale pericoloso che va fermato. Non ci daremo pace fino a quando non verrà fatta giustizia”.
Poi Sidoli lancia un appello alla politica: “Credo che sia arrivato il momento che l’indignazione delle persone sensibili spinga il mondo politico a lavorare in maniera trasversale su una nuova proposta di legge che preveda pene più severe per chi maltratta e uccide gli animali”.
Casi come questi non si dovrebbero più verificare, continua l’animalista: “Serve urgentemente un rafforzamento sulla tutela degli animali a partire da una modifica del codice civile e penale. Il Parlamento deve prendere provvedimenti contro i casi di maltrattamento e animalicidio e rivedere le norme attualmente in vigore”.
Ettorre aveva chiesto aiuto sul suo profilo Facebook, prima di ritrovare il corpo di Kaos. Due post intrisi di rabbia avevano accompagnato il ritrovamento del cane senza vita.
“Hai lasciato un vuoto incolmabile per mano di una persona meschina- scrive Ettorre su Facebook – continua il tuo lavoro lassù continua a cercare dispersi, a salvare vite umane. Non provare odio per chi ti ha fatto ciò, anzi se un domani avrà bisogno aiutalo sii superiore e quanto ti guarderà negli occhi e vedrà che sei tu il suo Salvatore morirà lentamente da solo”.
Poi, l’addio: “Sei stato un amico fedele abbiamo condiviso e diviso casa, divano, tutto. Corri amico mio corri non ti fermare un giorno ci abbracceremo nuovamente”.
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