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Italians

Un incontro a Londra per italiani all'estero. Tutti di diverse correnti della sinistra. Può partire anche da qui il rinnovamento?

Di Michele Teodori
Pubblicato il 26 Apr. 2013 alle 15:24

PD, SEL e il Comitato per Matteo Renzi si sono riuniti ieri a Londra, giovedì 25 aprile, per commemorare la Liberazione e fare il punto su come ripartire, dopo gli ultimi due mesi di incredulità di fronte alla disfatta del centrosinistra. Ben 70 persone, appartenenti alle tre diverse correnti politiche della sinistra italiana, si sono ritrovate per la prima volta dopo le elezioni di febbraio, per invocare il cambiamento tra le macerie di un Paese che da oltremanica sembra fatalmente incapace di concretizzare una svolta politica.

Gli interventi la dicono tutta sull’umore generale: “Siamo a una terapia di gruppo. È la terza volta che ci troviamo per chiederci perchè abbiamo perso”. Non mancano le polemiche e il ripercorrere le ultime elezioni del presidente della Repubblica, che hanno lasciato tutti increduli. Da Londra i problemi si vedono meglio, la distanza aiuta a non avere pietà nell’analisi: nella sinistra italiana non ci sono messaggi omogenei, una leadership condivisa, forse manca un vero e proprio partito. C’è chi ammette di vergognarsi di aver convinto alcuni conoscenti a votare PD.

Gli spunti sono comuni sulla necessità di un rinnovamento della classe politica e dell’agire politico. “Ci riuniamo senza darci un nome, ma dandoci la mano e invocando il cambiamento, quello che solo noi possiamo fare con una visione più lucida dello stato delle cose e un confronto internazionale aperto”, dice Allegra Salvadori, coordinatrice insieme a Cosimo Pacciani del Comitato Londra per Matteo Renzi.

Proprio da Londra arriva la richiesta di un congresso del PD che sia aperto a tutte le anime del centrosinistra, un partito che non abbia le tessere, un vero congresso fondativo dove i giovani leader non cadano nella trappola delle vecchie appartenenze politiche. L’Italia è un Paese sotto le macerie ma il cambiamento, visto da lontano, è ancora un orizzonte possibile. Londra vuole essere un laboratorio: SEL, PD e profughi di Ingroia si riuniscono insieme per provocare e generare una spinta all’unione.

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