Londra potrebbe essere considerata la tredicesima città in Italia per numero di abitanti: ci vivono 250mila italiani, l’equivalente della popolazione di Verona.
Secondo le anticipazioni del rapporto Idos 2015, l’annuale dossier statistico sui flussi migratori in Italia, il numero degli italiani residenti all’estero è in aumento e nel 2014 è cresciuto di più rispetto a quello degli immigrati regolarmente presenti in Italia.
Non succedeva dagli anni Novanta, ovvero da quando si sono intensificati i flussi migratori verso l’Italia.
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Lo scorso anno sono stati registrati 154mila italiani residenti all’estero in più, mentre i nuovi immigrati in Italia sono stati 92mila. È aumentato anche il numero di italiani che ha deciso di cancellarsi dai propri comuni di residenza per trasferirsi all’estero (circa 89mila casi nel 2014).
Nei due anni precedenti, erano stati invece gli stranieri ad aumentare di più rispetto agli italiani.
Le cause di questa inversione di tendenza sono diverse. Innanzitutto, non ci sono state nuove regolarizzazioni per i migranti arrivati in Italia, a esclusione dei contratti stagionali o la conversione di permessi di soggiorno in permessi per motivi di lavoro.
Inoltre, sempre più stranieri hanno acquisito la cittadinanza italiana: da 60mila nel 2012 a 130mila nel 2014, e per questo non vengono più considerati come immigrati. Il rapporto Idos mette inoltre in evidenza altri dati importanti:
– complessivamente, gli stranieri in Italia sono circa cinque milioni, poco meno degli italiani residenti all’estero (in totale 4.637.000).
– nel 2014 sono arrivati in Italia 170mila profughi, la maggior parte in fuga da guerra e povertà.
– In Italia nel 2014 ci sono stati 503mila nuovi nati e 598mila nuovi morti. Non si registrava un simile saldo negativo dal 1917-1918, alla fine della prima guerra mondiale.
– Gli immigrati, essendo mediamente più giovani degli italiani, incidono per circa un sesto sulle nuove nascite. Nel 2014 sono nati 75mila bambini da genitori stranieri.
– La popolazione residente in Italia alla fine del 2014 (60.796.000 persone) è caratterizzata da un’età media sempre più elevata (44,4 anni). Le persone oltre i 65 anni costituiscono il 21,7 per cento della popolazione.
“Chi dice che in Italia vengono troppe persone non si rende conto che i migranti hanno contribuito in termini reali alla ricchezza del Paese”, dice Ugo Melchionda, il presidente dell’Idos, a La Stampa.
“Il saldo tra quanto hanno prodotto in termini di contributi fiscali e previdenziali e quanto abbiamo speso in termini di welfare e sicurezza per respingere gli irregolari è positivo. In un anno abbiamo guadagnato 4 miliardi. L’equazione della migrazione è favorevole al Paese, non ai migranti.”
Il rapporto Idos 2015, che verrà pubblicato il prossimo autunno, è frutto delle ricerche del Centro studi e ricerche immigrazione (Idos) e dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar), con la collaborazione della rivista Confronti.
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