Una ragazza italiana di ventinove anni è stata uccisa a Ginevra vicino all’ospedale universitario dove lavorava nella notte di lunedì 12 aprile.
La vittima, Valentina Tarallo, secondo quanto scritto sul quotidiano Le Matin, sarebbe stata aggredita mentre tornava a casa da un rapinatore che voleva strapparle la borsetta.
La ragazza ha reagito e il malvivente l’ha colpita con una spranga alla testa, poi è fuggito lasciando sul luogo l’arma del delitto.
L’uomo è stato descritto da alcuni testimoni come un giovane di colore tra i venti e i trenta anni alto almeno un metro e novanta.
Secondo fonti della polizia riportate dal quotidiano Tribune de Geneve, la giovane conosceva il suo assassino. Valentina faceva volontariato, chi l’ha uccisa sarebbe una persona di cui lei si era occupata.
La giovane era in Svizzera per frequentare un dottorato alla facoltà di Medicina dove faceva ricerche sulle malattie rare.
Era originaria di La Loggia, comune della provincia Torino. I carabinieri hanno informato i genitori della giovane, che si trovavano in Puglia e sono partiti per portare la salma in Italia.
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