Una ragazza italiana di 31 anni, Francesca Peirotti, è stata condannata a 6 mesi di carcere (sospesi con la condizionale) da un tribunale francese, nello specifico quello di Aix-en-Provence.
L’animatrice socio-culturale, molto attiva sul tema dei migranti, è stata riconosciuta colpevole di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in territorio francese.
I fatti risalgono al novembre del 2016, quando Peirotti, originaria di Cuneo ma residente a Marsiglia, tentò di portare (illegalmente secondo l’accusa) otto richiedenti asilo da Ventimiglia oltre il confine francese di Mentone.
I migranti erano originari dell’Eritrea e del Ciad, e tra loro c’era anche un neonato. Il trasporto avvenne su un furgone con il logo della Croce Rossa, e la ragazza venne fermata dalla polizia francese sull’autostrada all’altezza di Mentone.
In primo grado la condanna era stata molto più lieve: una multa di mille euro. Stavolta, però, il giudice della corte di Appello di Aix-en-Provence è stato molto più severo, irrogando una pena di sei mesi di carcere con sospensione condizionale.
Peirotti e il suo avvocato hanno già comunicato di voler far ricorso in Cassazione.
“Una brutta notizia, ma io sto bene – ha detto Francesca al portale targatocn.it – Già non avevo accettato la multa, in primo grado, di 1000 euro, e ovviamente non posso accettare questa seconda sentenza. Il mio avvocato mi ha già detto che arriveremo alla Corte di Giustizia Europea. Non ci fermiamo: la solidarietà non può essere un reato”.
Se la condanna venisse confermata, la ragazza potrebbe ricevere anche il divieto di residenza nell’area di Marsiglia per i prossimi cinque anni.
Francesca Peirotti è originaria di una frazione di Cuneo, Madonna dell’Olmo, ha una laurea e un master in economia.
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