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L’Italia ha sospeso il trattato di Schengen fino al 30 maggio

La decisione del ministero dell'Interno vuole assicurare la sicurezza durante il G7. Possibili code e ritardi negli aeroporti e alle frontiere

Di Olimpia Troili
Pubblicato il 11 Mag. 2017 alle 08:56 Aggiornato il 22 Dic. 2018 alle 20:14

È entrato in vigore il 10 maggio e resterà valido fino al 30 maggio il ripristino dei controlli alla frontiera italiana. Lo scopo della misura predisposta del ministero dell’Interno, che di fatto sospende il trattato di Schengen, è garantire lo svolgimento “regolare e ordinato” dei vertici del G7 in programma a Bari dall’11 al 13 maggio e a Taormina dal 26 al 27 dello stesso mese.

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La decisione riguarda la cosidetta area Schengen, che comprende tutti i paesi membri dell’Unione europea con l’aggiunta di Islanda, Svizzera, Liechtenstein e Norvegia.

La sospensione è valida solo per i passeggeri dei voli internazionali, mentre le procedure per i voli nazionali rimarranno invariate.

Il provvedimento comporterà tempi di attesa più lunghi negli aeroporti. Per questo l’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) ha invitato i passeggeri a recarsi in anticipo negli aeroporti rispetto ai tempi normalmente previsti, in modo da non incorrere in eventuali ritardi determinati dalla reintroduzione del controllo documentale.

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