Sabato 30 gennaio migliaia di persone provenienti da tutta Italia si sono radunate al Circo Massimo, a Roma, per protestare contro il Ddl Cirinnà, la proposta di legge che prevede la possibilità di unirsi civilmente alle coppie omosessuali e la cosiddetta stepchild adoption, ovvero l’adozione del figlio di un membro di una coppia omosessuale da parte anche del compagno.
Questa manifestazione è stata convocata con il nome di Family Day.
“La famiglia tradizionale è costituita da un uomo e una donna. Non possiamo privare un bambino dal diritto ad avere una madre e un padre”, ha riferito un manifestante alla BBC.
A promuovere la manifestazione sono stati numerosi esponenti del mondo cattolico e vicini ai temi della famiglia: tra questi, il neocatecumenale Massimo Gandolfini, il giornalista ed ex deputato Mario Adinolfi e l’organizzazione in difesa della famiglia La Manif pour tous.
Alla manifestazione non hanno preso parte numerose organizzazioni cattoliche storicamente sensibili al tema della famiglia, come Comunione e Liberazione, i Focolari e l’Azione Cattolica.
Al termine della manifestazione, è nata una vera e propria guerra sui numeri della partecipazione: secondo gli organizzatori hanno partecipato due milioni di persone, secondo diversi giornalisti che hanno partecipato all’evento le persone erano invece circa 300mila mentre numerosi media hanno riportato che a partecipare sarebbero state solamente 80mila persone.