La Sardegna ha il triste primato in Italia per superficie di territorio contaminato. Nell’isola, che ha chiuso il bilancio del 2014 con un 10 per cento in più di presenza turistica, circa 445mila ettari di terrento risultano inquinati.
Dagli anni Sessanta, la terza regione più grande italiana ha assistito allo sviluppo di un modello d’industrializzazione di forte impatto sull’ambiente e la vita delle comunità locali, importato con il consenso e l’entusiasmo della classe politica regionale.
Qui, come altrove in Italia, questo sistema produttivo ha visto il proprio declino con la fine delle politiche d’investimento pubblico, nel segno di una crisi industriale tangibile in tutto il Paese. Il processo di industrializzazione forzata vede l’agricoltura soccombere alla sottrazione di suoli destinati a impianti chimici e petrolchimici. Inoltre, l’esclusione dalla maggior parte degli incentivi finanziari ha avuto come conseguenza la riduzione della capacità produttiva e l’azzeramento dei progressi che il settore agricolo aveva avuto negli anni Cinquanta.
In questa videoinchiesta il racconto di una magnifica perla del Mediterraneo ferita.
* Andrea Arena è un fotogiornalista freelance focalizzato sul multimedia. Si diploma nel 2015 come tutor in fotogiornalismo presso l’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata. Frequenta un Advance Undergraduate Programme nel 2014 presso la Scuola Danese di Media e Giornalismo (DMJX) in cui studia fotogiornalismo, produzione multimediale e magazine design. Completa nel 2013 una laurea in Filosofia e Beni Culturali presso l’Università Ca ‘Foscari di Venezia.