I funerali di Fabrizio Frizzi, conduttore amatissimo della televisione italiana, si sono tenuti a Roma mercoledì 28 marzo 2018, presso la Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo, dove si sono radunati la famiglia, gli amici e i fan di Fabrizio, per dargli il loro addio.
Frizzi è morto a Roma per un’emorragia cerebrale il 26 marzo 2018. Il giorno successivo è stata allestita nella sede della Rai di viale Mazzini, nella Capitale, la camera ardente, dove si sono recate migliaia di persone.
Al funerale hanno partecipato migliaia di persone. Tra loro anche personaggi dello spettacolo come Giancarlo Magalli, Massimo Giletti, Antonella Clerici, Milly Carlucci e molti altri.
Durante la cerimonia sono stati tanti i momenti di commozione. Milly Carlucci, ad esempio, ha letto con la voce rotta dalle lacrime un brano tratto dall’Antico Testamento: “Il Signore è il mio Pastore, non manco di nulla”.
Uno dei momenti più toccanti è stato quando il conduttore Flavio Insinna, durante l’omelia, ha voluto ricordare Frizzi dedicandogli una poesia dello scrittore argentino Jorge Luis Borges, intitolata “Amicizia”.
Insinna e Frizzi erano molto legati. Fabrizio, del resto, era amatissimo da tutti i suoi colleghi per la sua spontaneità, gentilezza e per le emozioni positive che era in grado di trasmettere non solo in televisione, ma anche nella vita privata.
Questo è il testo della poesia che Insinna ha dedicato a Frizzi:
Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita,
Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori,
però posso ascoltarli e dividerli con te.
Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro,
però quando serve starò vicino a te.
Non posso evitarti di precipitare,
solamente posso offrirti la mia mano perché ti sostenga e non cada.
La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei,
però gioisco sinceramente quando ti vedo felice.
Non giudico le decisioni che prendi nella vita,
mi limito ad appoggiarti, a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi.
Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti,
però posso offrirti lo spazio necessario per crescere.
Non posso evitare la tua sofferenza,
quando qualche pena ti tocca il cuore,
però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.
Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere,
solamente posso volerti come sei ed essere tuo amico.
In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico,
in quel momento sei apparso tu…
Non sei né sopra né sotto né in mezzo,
non sei né in testa né alla fine della lista.
Non sei né il numero uno né il numero finale e tanto meno ho la pretesa
di essere io il primo, il secondo o il terzo della tua lista.
Basta che tu mi voglia come amico.
Poi ho capito che siamo veramente amici.
Ho fatto quello che farebbe qualsiasi amico: ho pregato e ho ringraziato Dio per te.
Grazie per essermi amico.
Jorge Luis Borges
Qui il video con la lettura della poesia da parte di Insinna
Qui il video di TPI da piazza del Popolo per i funerali di Frizzi:
La camera ardente
Molte anche le personalità del mondo dello spettacolo e della politica che hanno il 27 marzo 2018 voluto rendere omaggio a Frizzi nella Camera ardente, tra cui i fratelli Beppe e Rosario Fiorello, il presidente del Coni Giovanni Malagò.
Ma anche i conduttori Flavio Insinna e Max Giusti, Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Fondazione Telethon di cui il conduttore tv scomparso è stato sempre un protagonista di primo piano, il presentatore televisivo Bruno Vespa. Qui il ricordo dell’amico Gian Carlo Magalli.
A dare l’annuncio della morte la mattina di lunedì 26 marzo è stata la famiglia del conduttore in una nota pubblicata dal sito della Rai. “Grazie Fabrizio per tutto l’amore che ci hai donato”, hanno scritto la moglie Carlotta, il fratello Fabio e i familiari.
Lo scorso 23 ottobre Frizzi era stato colto da un malore, una ischemia, durante la registrazione di una puntata del programma “L’Eredità”.
Ricoverato al Policlinico Umberto I di Roma, era stato dimesso alcuni giorni dopo. Il conduttore era tornato in tv a dicembre, sempre alla guida del programma di RaiUno.
Lo scorso 5 febbraio aveva compiuto 60 anni. Parlando della malattia aveva detto: “Se guarirò, racconterò tutto nei dettagli, perché diventerò testimone della ricerca. Ora è la ricerca che mi sta aiutando”. Qui l’ultima intervista di Fabrizio Frizzi.
Nonostante avesse ripreso la sua vita professionale, Frizzi non ce l’ha fatta a sconfiggere la malattia, e ci ha lasciati lunedì 26 marzo a causa di un’emorraggia cerebrale.
Per il conduttore televisivo, ormai familiare nella casa di tutti gli italiani, resta il ricordo affettuoso di un uomo gentile e buono, che non esitò a donare il suo midollo osseo a una ragazza di Erice, in provincia di Trapani, malata di leucemia.
La carriera
Fabrizio Frizzi esordisce in Rai nel 1980 con una trasmissione per ragazzi.
Da “Scommettiamo che” a “Europa Europa”, dal preserale ” Luna park” alla maratona benefica “Telethon”, diventa uno dei volti più popolari e amati di RaiUno.
Per 15 anni conduce Miss Italia, il concorso di bellezza dove conosce la moglie.
Grande appassionato di musica, Fabrizio Frizzi è stato anche doppiatore, come per il film di animazione Toy Story, nel quale la sua voce diviene quella del personaggio del cowboy.
Per i modi, la gentilezza e l’educazione, Frizzi si ispirava a Corrado.
Nel 18 febbraio del 2009 la sua fama è tale che Topolino, la rivista per ragazzi, gli dedica una citazione. Sul numero 2778 del giornale a fumetti, infatti, viene pubblicata una storia “I Bassotti e gli insoliti ignoti”, dove i furfanti partecipano al quiz Soliti ignoti-Identità nascoste condotto da Paprizio Sfrizzi, versione topoliniana del Frizzi nazionale.
Negli anni ha condotto moltissime trasmissioni importanti, tra cui Miss Italia, Scommettiamo che? e L’Eredità.
Vita privata
Fabrizio Frizzi era sposato con Carlotta Mantova. I due si erano conosciuti nel 2001 durante la partecipazione della ragazza a Miss Italia. Dopo di allora, Carlotta Mantovan ha cominciato la carriera da giornalista e dal 2005 al 2008 è diventata presentatrice delle previsioni del tempo su Sky Meteo.
La storia d’amore con Fabrizio Frizzi inizia nel 2008. Il conduttore, reduce dalla fine del matrimonio con Rita Dalla Chiesa, trova in Carlotta la persona con cui costruire un futuro nonostante la differenza d’età.
Dopo dodici anni di fidanzamento, il 4 ottobre 2014 si sono sposati. Il 3 maggio 2013 è nata la figlia Stella.
Nel 2015, l’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l’aveva nominato commendatore, ma Frizzi non aveva pubblicizzato questo riconoscimento.
“Non l’ho detto a nessuno perché sono una persona schiva e non sento il bisogno di dare visibilità a queste cose. Conoscevo Napolitano perché sotto la sua presidenza ho condotto nove volte la cerimonia ufficiale per l’inizio dell’anno scolastico.
Fuori dal protocollo istituzionale è sempre stato cordiale e affettuoso, ma sia chiaro, proprio non mi aspettavo d’essere nominato commendatore”.
Anche nei mesi della battaglia contro la malattia, si era messo a disposizione: “Le priorità, dopo la paura e il ricovero, sono la famiglia e la salute. Se guarirò racconterò tutto nei dettagli, perché diventerò testimone della ricerca”.
Per anni aveva condotto La partita del cuore. Raccontò pubblicamente di aver donato il midollo, invitando gli italiani a seguire il suo esempio.
“All’epoca il mio midollo risultò compatibile con quello di una bimba le cui condizioni erano preoccupanti”, raccontava Frizzi. “Ricordo di essere uscito dall’ospedale e di aver subito condotto la Partita del cuore di quell’anno”.
“Sei anni dopo, la più bella sorpresa della mia vita. Ero ancora al timone della Partita del cuore, stava finendo la diretta e già scorrevano i titoli di coda, quando una ragazzina mi corse incontro per abbracciarmi.
Capii subito che si trattava di Valeria, la bimba alla quale avevo donato il midollo e che era venuta a salutarmi dicendomi di essere la mia sorellina”.
Fabrizio Frizzi è stato colpito da un’emorragia cerebrale
L’emorragia cerebrale è una sindrome neurologica causata dalla rottura di un vaso sanguigno, che provoca un sanguinamento all’interno del cranio. Il sangue affluisce nei tessuti cerebrali e nelle cavità ventricolari.
Si tratta quindi, in sostanza, di un’ematoma che si forma nel cervello. Ciò può avvenire per via traumatica o a causa di una malattia. Il primo è il tipico caso di trauma cranico, che può appunto provocare la rottura del vaso sanguigno con i conseguenti problemi relativi al versamento di sangue nei tessuti del cervello.
Nel caso di emorragia cerebrale spontanea, questa può avere numerose cause: può essere provocata innanzitutto da emboli o malformazioni congenite, che rendono i vasi cerebrali meno resistenti del normale e ne facilitano la rottura.
Anche alcune malattie, come il diabete e l’ipertensione, possono facilitare l’insorgere di un’emorragia. Non solo: risultano rischiose anche terapie svolte con farmaci anticoagulanti.
Generalmente, l’emorragia cerebrale spontanea colpisce persone dai 50 anni in su, mentre l’origine traumatica risulta la causa più comune tra gli under 50.