Il ministro dei Beni e delle Attività culturali, Alberto Bonisoli, in una intervista al Corriere della sera ha annunciato che “dal 2019 tutti gli under 25, italiani e stranieri, pagheranno solo 2 euro di ingresso” ai Musei.
“Le nuove generazioni dovranno ereditare il nostro patrimonio culturale ed è doveroso metterle nelle condizioni di conoscerlo, amarlo, ritenerlo ‘proprio’ – le sue parole -. Un ingresso semplicemente gratuito ottrarrebbe una doverosa quota di responsabilità nella scelta”.
“Questo strumento ci mette nelle condizioni di non impoverire gli introiti e di non sottrarre risorse ai nostri bilanci – ha precisato -. L’idea è venuta dalla base, dai direttori dei musei”.
Per quanto riguarda l’ingresso gratuito a chi ha più di 65 anni, il ministro ha poi specificato che “in questo momento la fascia sociale che in Italia ha bisogno di maggiore sostegno è rappresentata dai giovani. Infatti, stiamo studiando ulteriori misure di tariffe agevolate per gli under 25 sia per il teatro che per il cinema, proprio per favorire la conoscenza di questi mondi da parte dei ragazzi”.
Poi sulle giornate gratuite annuali nei Musei italiani Bonisoli ha dichiarato: “Diventeranno 20. Rimarranno gratuite le prime domeniche del mese nella bassa stagione turistica, diciamo da ottobre a marzo, quando è minore la pressione dei turisti stranieri”.
“Poi ci sarà una intera settimana gratuita che servirà come lancio ideale della nuova stagione turistica. Quest’anno – ha specificato – sarà nel mese di marzo”.
“Resteranno poi a disposizione dei singoli direttori dei musei oltre otto giornate gratuite che potranno decidere di utilizzare in base alle necessità e ai flussi turistici, anche su dividendo le giornate in fasce orarie”.
Parole a cui ha risposto l’ex ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini: “Una domanda ad Alberto Bonisoli – ha scritto su Twitter -: da sempre dai 18 ai 25 anni l’ingresso nei Musei è ridotto e sotto i 18 anni è gratuito. Perché adesso far pagare 2 euro a bambini e ragazzi? Perché un costo in più per chi porta figli, nipoti o scuole a visitare un museo?”.