“Una persona sta male, va in ospedale e trova l’infermiera che gli dice ‘devi morire’. È normale, è normale questa cosa?”, si chiede Souleymane Rachidi, 20enne originario della Costa d’Avorio residente nella Valle dell’Irno. Dopo un intenso dolore al petto, il giovane, studente e lavoratore, viene portato dal 118 al Pronto Soccorso dell’ospedale Curteri di Mercato San Severino, in provincia di Salerno.
A quel punto, invece di trovare assistenza e supporto, il 20enne ha dovuto anche fronteggiare un’infermiera che, secondo quanto afferama il ragazzo, lo ha insultato così:
“Devi morire, devi morire, qua non ti voglio vedere più”.
Souleymane, sconvolto per l’accaduto, ha ripreso la scena con il suo cellulare: nel video si sente chiaramente la voce in sottofondo della donna che lo offende.
Successivamente, il ragazzo, poiché il dolore non passava, ha chiesto aiuto al suo datore di lavoro, il quale lo ha accompagnato al Ruggi di Salerno: dopo la visita e gli accertamenti del caso, è emerso che il malore è connesso ad un problema bronchiale che Souleymane dovrà risolvere tornando presso il nosocomio salernitano che lo ha preso in cura.
“Questa è l’Italia? Dove la vita umana non ha nessun valore, in un ospedale pubblico dove ti dicono devi andare al paese tuo, devi morire perché sei nero? Dopo questo episodio ho deciso di non curami più e sono andato via da questo ospedale. Io sono fiero della mia razza e sono fiero di colore della mia pelle. Andate a dire a Salvini che sono ancora vivo”, ha scritto il giovane straniero su Facebook.
Le indagini
Al momento, non risultano denunce presentate dall’uomo ai carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino. Dalla direzione strategica dell’azienda ospedaliero-universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, competente per il presidio dove sarebbe avvenuto il fatto, intanto, fanno sapere “di aver immediatamente dato avvio, già nella giornata di oggi, ad una indagine interna al fine di verificare la realtà dei fatti e le eventuali responsabilità interne”.
Il direttore generale dell’azienda, Giuseppe Longo, sottolinea che “qualunque sarà l’esito è importante tener presente che nel settore sanitario è fondamentale ancor di più il rispetto della dignità e dei valori della persona umana”.
Anche la Cgil Funzione Pubblica di Salerno “saranno necessarie verifiche per stabilire la veridicità dell’accaduto, chi siano i protagonisti e se effettivamente le voci fuori campo siano di un operatore sanitario che si rivolge proprio al ragazzo in barella”.
L’allarme razzismo non è più solo una percezione diffusa. I dati parlano chiaro: dal 2016 a oggi le denunce per violenza a sfondo razzista sono triplicate. Come riporta il quotidiano la Repubblica, citando l’associazione Lunaria, nel 2016 le denunce erano state 27, per poi salire a 46 nel 2017 e a 126 nel 2018.
E se si considerano, oltre alle violenze, anche altri casi di discriminazione razzista, dalle offese ad altri danni, si arriva al numero record di 628. L’allarme è sempre più vistoso e preoccupante.
La polemica su possibile fake news
Analizzando il video e il racconto del ragazzo esistono dei punti che hanno destato dubbi in più di un utente.
C’è chi sostiene che sia una messinscena per istigare odio, che Souleymane abbia inventato tutto e che la persona che gli dice “devi morire” non sia stata ripresa in volto poiché in realtà non parlava con lui, ma si trattava di un litigio del quale il ragazzo si sarebbe approfittato per avere visibilità.
Il profilo di Souleymane è una pagina e non un profilo privato.
TPI ha contattato il ragazzo che ha – per il momento – confermato la sua versione. Sostiene di essere stato insultato appena giunto in ospedale da un’infermiera che gli ha intimato di andare via e gli ha augurato la morte. Motivo per il quale Souleymane ha deciso di andare via e di cercare cure in un’altra struttura ospedaliera.
Attendiamo il risultato delle indagini interne dell’azienda ospedaliero-universitaria San Giovanni di Dio per ulteriori aggiornamenti o smentite.
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