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“Il M5S ha tradito Taranto”: la rabbia dei residenti per il caso Ilva

Di Enrico Mingori
Pubblicato il 8 Apr. 2019 alle 16:35 Aggiornato il 8 Apr. 2019 alle 17:12

 

“Taranto è una città in cui c’è un forte dissenso c’è una fortissima rabbia, ma non c’è nessuna sponda, nessun punto di riferimento”. A parlare è Luca Contrario, rappresentante del comitato Giustizia per Taranto. “Da un lato c’è il tradimento del Movimento Cinque Stelle, dall’altro ci sono parlamentari che hanno raccolto consenso e non si sono più fatti vedere”, racconta.

L’intervista è tratta da un video-reportage realizzato nella città dell’Ilva dal collettivo di giornalisti indipendenti Il Salto, intitolato “Ilva funesta”.

“Dopo innumerevoli decreti speciali salva-Ilva da parte del governo centrale, 10 in 6 anni a partire dal 2010, la situazione della città pugliese rimane drammatica”, si legge nel post su Facebook con cui il collettivo ha lanciato il servizio.

“Il polo siderurgico più grande d’Europa continua a produrre inquinamento fagocitando il sistema economico locale e determinando un aumento in termini percentuale di rischio tumore sin dalla tenera età”.

Dopo l’accordo tra il Governo e la multinazionale indiana Arcelor Mittal, la situazione non ha registrato miglioramenti.

Nel reportage vengono elencati alcune tra le principali problematiche che investono il quartiere Tamburi, dove l’Ilva ha sede: “Correlazione tra inquinanti ed endometriosi, presenza di diossina nel latte materno con percentuali del 1.500 per cento più alte rispetto ai limiti previsti in mamme con età superiore ai 33 anni”. E ancora: “Aumento di mortalità generale per malattie neoplasiche, malattie respiratorie acute, malattie dell’apparato digerente, malattie ischemiche del cuore”.

“Le offerte universitarie scarseggiano, i ragazzi emigrano”, fa notare il servizio. “Ma la città resiste e c’è chi si autorganizza assieme ad esperti e comitati cittadini per poter far sentire la propria voce e spiegare che Taranto deve essere salvata dal suo ecomostro. Taranto non è solo Ilva e morte. Taranto può rinascere”.

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