Berlusconi è sulle prime pagine dei giornali per i suoi guai con la giustizia, Alitalia è tornata sul mercato, le fazioni politiche spingono nuovamente per abbassare le imposte nel prossimo bilancio. Chi guarda a che punto è arrivata l’Italia oggi potrebbe credere di vivere un déjà vu, e invece il nostro Paese è semplicemente rimasto immobile.
In un articolo pubblicato sul giornale londinese Financial News, Anna Irrera̓ descrive come l’Italia, o almeno la sua classe dirigente, sembra trovare difficoltà ad andare avanti.
La colpa, in parte, è dell’attuale governo, che non sembra in grado di mantenere la promessa di una nuova legge elettorale e delle riforme economiche necessarie per mettere fine alla recessione.
Secondo il Wall Street Journal , infatti, nonostante il premier Letta si trovi in una posizione più stabile che mai e i mercati inizino a beneficiare della stabilità politica, l’Italia corre il rischio che la stabilità si traduca in immobilità.
“Molte imprenditori italiani”, scrive il quotidiano, considerano la prospettiva di altri 18 mesi di governo Letta seriamente allarmanti. Essi credono che il governo sia stato in grado di rimanere in carica solo perché ha tentato di fare poco ed è riuscito a fare ancora meno.”
La coalizione non avrebbe mostrato alcun serio interesse verso le riforme anche perché l’amministrazione Letta è paralizzata dall’opposizione politica sia dentro che fuori il Parlamento.
La conseguenza è che mentre la Spagna e il Portogallo sono già tornati a crescere, si prevede che l’economia italiana non si espanderà fino al 2014, quando secondo la Commissione europea guadagnerà lo 0,7 per cento.
Intanto il governo sarà chiamato questa settimana alla prima prova di forza da quando il partito del centrodestra di Silvio Berlusconi si è diviso, poiché Letta ha annunciato che chiederà il voto di fiducia per l’approvazione del bilancio 2014.