Il viaggio, la
solitudine, la speranza, il mondo visto con gli occhi di un bambino somalo e
dei suoi amici migranti e miseri di ogni parte del mondo: sono questi i temi
affrontati da Il cacciatore di meduse,
il nuovo romanzo di Ruggero Pegna, edito dalla casa editrice Falco, che racconta
le sofferenze e i sogni di chi è misero o diverso, discriminato per il suo
stato di povertà o per il colore della pelle.
Un bambino somalo,
l’ombra della guerra, la solitudine, il viaggio disperato, il dramma dei
migranti che, spesso, si trasforma in tragedia. C’è un microcosmo di valori,
sentimenti, storie, pensieri e promesse nell’animo del piccolo Tajil, il
bambino speciale capace di catturare le meduse con le mani e portarle a riva.
È la storia
attualissima e struggente de Il
cacciatore di meduse, una storia
che approda sulle coste siciliane, in riva al mare cristallino di San Vito Lo
Capo, dopo l’espiazione di un viaggio massacrante, nel deserto prima e, poi, a
bordo di un barcone fino a Lampedusa.
Dopo il drammatico
racconto del viaggio, prima nel deserto, poi nel Mediterraneo da Zuara a
Lampedusa, in compagnia della madre e di un’altra bimba rimasta orfana durante
la traversata, il piccolo migrante si avventura in numerosi luoghi della
Sicilia, da Linosa alla Valle dei Templi, alla straordinaria costa
trapanese.
Il suo peregrinare proseguirà
fino al Centro di Accoglienza di Crotone in Calabria e, poi, a Roma, Milano e
finanche a Praga, alla ricerca del Ponte Carlo dove era nata Samira, la
fidanzatina bruciata viva nell’incendio della sua baracca di legno. Infine,
ritornerà a San Vito, dove riuscirà a coronare il suo sogno di diventare
giornalista e lo attenderà una inimmaginabile sorpresa.
Tra le onde, Tajil
anela alla terraferma con in testa un guazzabuglio di desideri, speranze,
sogni. “Ognuno ha un motivo per scappare e mille altri per sperare”, scrive
Ruggero Pegna, che dopo Miracolo d’amore
decide di addentrarsi in un mondo affascinante e misterioso che si perde talora
nelle derive del razzismo, del concetto errato di emigrazione, di tolleranza e
solidarietà, di speranza.
In un momento storico
dominato dalle tragedie dell’intolleranza, dell’odio e del fanatismo
terroristico, Il cacciatore di meduse
parla di umanità e sentimenti, di uguaglianza tra uomini di ogni fede, razza e
colore.
In terra siciliana,
accompagnato dalla mamma Halima, Tajil dovrà fare i conti con una nuova realtà.
L’autore Ruggero
Pegna sarà a Crotone venerdì 22 luglio, in un incontro sul tema dei migranti
organizzato dalla Cooperativa Agorà
Kroton Onlus (dalle ore 18.30 presso il Parco Baden Powell). Il 5 agosto sarà invece
a Decollatura (Cz) per volontà della Pro Loco, il 9 agosto alle 21.30 alla
Villa Comunale di Palmi, negli “Incontri con l’Autore” organizzati dal Comune.