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Venezuela, Guaidò scrive a Salvini e Di Maio: “Incontriamoci”. Il leader della Lega accetta

Il leader dell'opposizione spera di convincere anche il governo italiano ad appoggiare la sua carica di presidente ad interim del Venezuela

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 6 Feb. 2019 alle 16:14 Aggiornato il 6 Feb. 2019 alle 17:50

Il leader dell’opposizione venezuelana Juan Guaidò, riconosciuto presidente ad interim del paese da 21 Stati, ha scritto una lettera di due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

“Le chiedo la disponibilità ad un incontro a Roma nel più breve tempo possibile con la nostra delegazione, finalizzato ad uno scambio di opinioni sulla decisiva transizione che stiamo vivendo in Venezuela. In particolare vorremmo poterLe rappresentare la necessità che in Venezuela si possa giungere in tempi rapidi, e grazie al sostegno della Comunità internazionale, a libere elezioni democratiche”.

Poche ore dopo il ministro Salvini ha fatto sapere che ha accettato l’invito e che lunedì 11 incontrerà la delegazione.

Il 5 febbraio l’Assemblea nazionale in mano all’opposizione ha approvato una legge per la transizione del potere e ha anche dato il suo via libera all’ingresso in Venezuela degli aiuti umanitari offerti dai governi stranieri.

Per tutta risposta il governo di Maduro ha inviato l’esercito a bloccare il ponte al confine con la Colombia per bloccare il passaggio di alimenti e medicinali.

“A Cúcuta non entrerà nessuno. Cosa pensano di fare? Come se noi non avessimo alcuna forza militare su cui contare per difendere il Venezuela”, ha affermato il presidente. “Qui non entrerà nessun soldato invasore, da qualsiasi parte provenga. Ve lo assicuro io, in quanto comandante della forza armata nazionale bolivariana”.

Avere l’appoggio dell’Italia è fondamentale per Guaidò: Roma è stata l’unica a votare contro il riconoscimento del leader dell’opposizione quale guida del paese latinoamericano, bloccando la risoluzione che l’Unione europea avrebbe voluto approvare.

La questione del Venezuela divide gli alleati di governo: i 5 Stelle infatti si sono espressi in favore della non ingerenza negli affari interni del paese chiedendo tuttavia libere elezioni, mentre la Lega ha subito detto di voler riconoscere la legittimità di Guaidò.

Con questo incontro quindi il leader dell’opposizione spera di convincere anche il governo italiano ad appoggiare la sua carica di presidente ad interim del paese, permettendo all’Ue di esprimere una posizione comune sulla vicenda.

Leggi anche: Altro che Venezuela, i veri interessi dell’Italia si chiamano Libia ed Egitto

 

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