Stephen Faris intervista Beppe Grillo per Bloomberg Businessweek. L’intervista racchiude un anno della recente politica italiana e il suo futuro: i rapporti con i giornalisti, il debito, il nodo delle pensioni, la mafia, la crisi dell’euro, anche se su questo Grillo resta vago e non risponde alla domanda su cosa voterebbe a un referendum sulla moneta unica.
“I media italiani ci vedono come una minaccia per l’Europa. Perché vogliamo rinegoziare il debito. Non vogliamo parlare di euro. Vogliamo rinegoziare circa i miliardi di euro di interessi l’anno che ci sta mangiando vivi. Quando si ha un debito che si sta strangolando, tu non puoi crescere. Hai bisogno di dire: facciamolo in modo diverso. Il problema è che molto del nostro debito è in mano a banche francesi e tedesche, e vogliono i soldi. Non abbiamo potuto andare in bancarotta perché avremmo trascinato verso il basso l’Europa con noi. Una volta che hanno recuperato il loro credito, ci abbandoneranno”.
“La Grecia è il nostro specchio”, sostiene Grillo che vuole far capire agli italiani che “questo è un treno che non possono mancare”, con la speranza di andare alle elezioni prima del fallimento del Paese. “ Se avremo la possibilità, possiamo prendere l’Italia e iniziare a creare una economia di piccola impresa, di artigiani, di agricoltura, di turismo.”
Per quanto riguarda il futuro non ha mezzi termini:“O la gente capisce che questo movimento, questo modello di democrazia partecipativa, è il futuro, o tra cinque anni non avremo un futuro”.