Il ponte Morandi di Genova, costruito sull’autostrada A10, è crollato poco prima di mezzogiorno nella mattina di martedì 14 agosto 2018.
Il bilancio delle vittime è al momento di 38 morti accertati, tra cui tre bambini di 8, 12 e 13 anni, e sei persone straniere (tre francesi e tre cileni).
Ci sono anche 16 feriti, di cui 12 in codice rosso, e una ventina di dispersi.
Sabato 18 agosto 2018 si terranno i funerali di Stato alla Fiera di Genova nel padiglione Jean Nouvel. A celebrare la funzione sarà l’arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco.
Il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, ha annunciato l’apertura di un’inchiesta, per ora senza indagati, che ipotizza i reati di omicidio plurimo e disastro colposo. “Non è stata una fatalità il crollo del ponte a Genova”, ha detto.
A seguito del crollo, il governo ha deciso di revocare la concessione ad Autostrade per l’Italia.
In un primo momento, l’esecutivo sembrava compatto nella sua decisione, ma con il passare delle ore si è iniziata a creare una spaccatura tra Lega e Movimento 5 stelle su come procedere con Autostrade per l’Italia.
La posizione del ministro dell’Interno, Matteo Salvini
“Stiamo lavorando con gli avvocati e di sicuro va rivisto tutto il sistema delle concessioni, c’è chi ha fatto soldi a palate e mentre registra a bilancio miliardi di utile rivede al ribasso le cifre per la sicurezza”, ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini in un’intervista al Corriere della Sera.
Secondo il ministro, non sarebbe il momento di parlare di rescissioni di convezioni o di contratti: la priorità è fare il punto della situazione nell’incontro che si terrà la prossima settimana.
Salvini intanto auspica che Atlantia, la società che controlla la Società Autostrade, offra una cospicua somma di denaro “per le vittime, per la ricostruzione, per la messa in sicurezza”.
“Bisogna capire se le società concessionarie sono disposte a cambiare paradigma” e “investire immediatamente, con anni di anticipo sui piani programmati”, ha spiegato il ministro.
Il ministro dell’Interno, quindi, sembra voler rimandare la revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia.
La posizione del ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio
Più netta la posizione di Luigi Di Maio, che da Genova il 16 agosto 2018 ha affermato che secondo il governo “ci sono delle gravi inadempienze” da parte di Autostrade per l’Italia “e revocheremo la concessione perché in Italia non si può morire pagando il pedaggio”.
In seguito alle dichiarazioni di Matteo Salvini e ai primi ripensamenti dei suoi alleati di governo, Luigi Di Maio ha rassicurato l’opinione pubblica affermando che “il governo accelera. Smentisco ripensamenti. Chi non vuole revocare le concessioni deve passare sul mio cadavere”.
La posizione del ministro della Infrastrutture, Danilo Toninelli
Dello stesso parere del ministro del Lavoro anche Danilo Toninelli, il primo ad aver avviato le procedure per il ritiro della concessione ad Autostrade per l’Italia.
“Visto che ci sono state gravi inadempienze, annuncio fin da ora che abbiamo attivato tutte le procedure per l’eventuale revoca delle concessioni, e per comminare multe fino a 150 milioni di euro”, aveva scritto il ministro delle Infrastrutture in un post su Facebook.
“Se non sono capaci di gestire le nostre Autostrade, lo farà lo Stato”.
La posizione del sottosegretario alle Infrastrutture, Edoardo Rixi
Diversa l’idea del sottosegretario alle infrastrutture della Lega.
“La revoca delle concessioni alla società Autostrade è una ipotesi che resta sul tavolo, come strumento di pressione, ma non è quella che speriamo di dover praticare”.
Il sottosegretario ha precisato che il governo è disposto “ad andare fino in fondo, ma l’auspicio è che non si debba arrivare a tanto”.
La posizione del premier Giuseppe Conte
Il premier Giuseppe Conte, in una conferenza stampa tenuta al termine del Consiglio dei ministri svoltosi in Prefettura a Genova il 15 agosto 2018, ha annunciato l’avvio della procedura di revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia.
“Al di là delle verifiche penali, di quello che farà la magistratura con la sua inchiesta, noi non possiamo aspettare i tempi della giustizia”, aveva affermato Conte.
• A questo link il racconto in tempo reale dell’incidente di Genova, dove è crollato il ponte Morandi. Qui tutte le ipotesi sulle cause.
Qui abbiamo spiegato perché crollano i ponti. A questo link la testimonianza dell’autista del camion che ha frenato a un passo dal baratro sul ponte di Genova. Qui abbiamo spiegato quanti sono e quali sono i ponti a rischio in Italia.