Il 17 gennaio 2019 il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge sul reddito di cittadinanza e su Quota 100.
A questi link abbiamo spiegato nel dettaglio cosa contiene il decreto per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, la pensione di cittadinanza e Quota 100.
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“Questo governo le promesse le mantiene e questi due provvedimenti costituiscono il tassello di una politica economica sociale di cui andiamo fieri”, ha detto il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa tenuta subito la fine del Consiglio dei ministri.
“Sono felice. Tanto impegno e siamo passati dalle parole ai fatti”, ha aggiunto il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
“Le coperture ci sono, in 7 mesi abbiamo raggiunto un grande risultato. Oggi è un giorno storico, in 20 minuti il Cdm ha dato il via libera a una norma fondamentale che istituisce un nuovo welfare state in Italia”, sono invece state le parole di Luigi Di Maio.
Nel decreto sono state inserite delle clausole di salvaguardia per impedire che le due misure “costino troppo”, “nel caso in cui emerga il verificarsi di scostamenti di spesa, anche in via prospettica, rispetto alle previsione”.
Quota 100 in breve
Il nuovo meccanismo di anticipo pensionistico in sperimentazione per il prossimo triennio – quindi fino al 2021 – prevede la possibilità di uscita dal lavoro con 62 anni di età e 38 di contributi versati.
I primi assegni con Quota 100 dovrebbero incassarli i dipendenti privati a partire dal 1° aprile 2019: sono previste infatti, dal momento in cui vengono maturati i requisiti per la pensione, delle finestre mobili di tre mesi per i dipendenti del settore privato e di sei mesi per quelli del pubblico.
Tutti quei lavoratori che sceglieranno di andare in pensione con Quota 100, inoltre, dovranno rispettare per 5 anni il divieto di cumulo tra pensione e altri redditi: il massimo consentito è di 5 mila euro annui netti. Questo periodo di divieto, in sostanza, si riferisce all’intervallo di tempo tra la maturazione dei requisiti per Quota 100 e quelli per la pensione di vecchiaia. Qui tutti i dettagli.
Reddito di cittadinanza in breve
Il reddito di cittadinanza è la proposta simbolo del Movimento Cinque Stelle, il cavallo di battaglia in campagna elettorale e una delle priorità dell’agenda del governo targato Lega-M5s.
Il contributo da 780 euro, secondo quanto è stato annunciato, dovrebbe essere caricato sul circuito bancomat.
La misura, che inizialmente doveva essere finanziata da 9 miliardi, dopo le trattative con l’Ue sarà coperta da 7 miliardi, di cui un miliardo per il rafforzamento dei centri per l’impiego. Qui i dettagli.