Dopo l’uscita di AirFrance dalla trattativa per Alitalia il governo si è detto disponibile a entrare nel capitale della nuova compagnia aerea di bandiera.
“Si è appena concluso un vertice a Palazzo Chigi alla presenza del presidente del consiglio Giuseppe Conte, del vicepresidente Luigi Di Maio e del ministro dell’economia Giovanni Tria, all’esito del quale si è convenuta la disponibilità del governo di partecipare alla costituzione della nuova Alitalia, tramite il Mef, a condizione della sostenibilità del piano industriale e in conformità con la normativa europea”. Questo quanto si legge in una nota diffusa nella serata del 13 febbraio 2019 da Palazzo Chigi.
Nella stessa giornata si era diffusa la notizia che le compagnie Delta Airlines ed EasyJet erano in trattativa “avanzata” per il salvataggio di Alitalia, ma la nota del governo sembra cambiare le carte in tavola.
Intanto il cda di Ferrovie dello Stato si è riunito per decidere se il piano di salvataggio può proseguire con il coinvolgimento di un partner industriale o meno e per la giornata di giovedì 14 febbraio è in programma un nuovo incontro tra il ministro allo Sviluppo economico Luigi Di Maio e i sindacati.
Negli ultimi giorni si era tornati a parlare del destino di Alitalia dopo che l’azienda Air France aveva fatto sapere che non aveva più intenzione di partecipare alle trattative per il salvataggio della compagnia italiana.
La decisione era stata presa dopo il richiamo da parte del governo francese dell’ambasciatore in Italia e il peggioramento delle relazioni diplomatiche tra i due paesi.
A causare l’incidente diplomatico era stato l’incontro del vicepremier Luigi Di Maio con i gilet gialli a Parigi, episodio che aveva generato molto malcontento nel governo Macron, che ha accusato l’Italia di ingerenza nei suoi affari interni.
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