Gli italiani adorano ancora Berlusconi
Altro che politicamente morto. Berlusconi, afferma lo Spiegel, è ancora considerato un vero e proprio “salvatore” da una larga fetta della popolazione italiana. Fabian Reinbold scrive da Palermo, teatro di uno degli ultimi bagni di folla per il candidato premier.
Come sottolinea Reinbold, buona parte dell’appeal di Berlusconi continua a risiedere nella sua immagine di imprenditore di successo, che sa come creare posti di lavoro. Ma i commenti raccolti al comizio vanno ben oltre lo stretto pragmatismo: “’Berlusconi darà il via a una rivoluzione’, dice l’insegnante Marinella Romano. Donatella Catalano, un’amichevole pensionata, proclama: ‘Rappresenta tutto ciò che c’è di buono nel mondo’”.
L’articolo non vuole essere solo l’ennesima tirata anti-berlusconiana, da parte di una pubblicazione notoriamente critica verso il leader del Pdl. Traspare, dal pezzo, anche la sincera sorpresa per un entusiasmo che sembra più forte che mai, e che l’autore fatica non poco a comprendere: “Un quarto abbondante degli italiani è pronto a votare per Berlusconi di nuovo. È un omaggio che lascia senza parole, verso un uomo che deve rispondere di accuse di abuso di potere e corruzione; […]; che è stato criticato per commenti palesemente misogini; e che ha infranto numerose promesse come presidente del consiglio”.
Con questo pezzo lo Spiegel esprime dunque le inquietudini dell’Europa (si sottolineano, tra l’altro, i recenti toni ‘germanofobici’ del Pdl), ma anche la distanza tra modi diversi di concepire la politica e il rapporto elettori-eletti. In chiusura, Reinbold riporta la candida replica alle sue riserve da parte di un intervistato: “Berlusconi è un onest’uomo con un grande cuore, e gli italiani dovrebbero essere felici che esista. […] Perché voi tedeschi non lo capite?”