Da ora in poi gli spacciatori avranno una minaccia in più: quella dei nonni antidroga che, mandati di fronte alle varie strutture scolastiche, si occuperanno di sorvegliare e combattere lo spaccio di stupefacenti.
È questo l’oggetto – e l’intento – di una direttiva firmata direttamente da Laura Baldassarre, assessore al Sociale della giunta capitolina, come riportato da Il Messaggero; a tale proposito è stato anche reso pubblico un avviso per il reclutamento di volontari per i progetti sul territorio di Roma Capitale.
L’obiettivo del Campidoglio con la direttiva firmata dalla Baldassarre è quindi – davvero – quello di mandare “persone anziane davanti alle scuole per il contrasto allo spaccio di stupefacenti nei pressi degli istituti”. Ci si domanda a questo punto se questa possa essere una strategia efficacie o meno: di certo una persona anziana può far ben poca paura a uno spacciatore esperto, ma è pur vero che potrebbe funzionare come deterrente.
Ad ogni modo, quella della giunta Raggi non è poi un’iniziativa inedita: quella dei “nonni civici” è infatti un’idea già conosciuta dal Nord al Sud del Paese e prevede che i signori anziani, spesso parenti degli studenti stessi, si posizionino ai lati dei cancelli delle scuole negli orari di entrata e uscita dei ragazzi per aiutarli ad attraversare la strada e gestire il traffico delle automobili.
Naturalmente, trattandosi di un servizio civile, viene svolto da anziani che si propongono come volontari: lo stesso varrebbe anche per quanto riguarda i nonni antidroga.
Quella dello spaccio di fronte agli istituti scolastici, comunque, è una questione tanto urgente quanto complessa per molte città italiane, non solo Roma, e probabilmente si renderà necessario pensare a delle contromisure maggiormente risolutive.
Nel frattempo arriva anche una smentita da parte del prefetto di Roma Paola Basilone: “Non abbiamo firmato nessun protocollo per i nonni anti-spaccio l’unica iniziativa nell’ambito dei controlli contro la droga davanti alle scuole è quella messa a punto dal Viminale e che impegna la Polizia locale, mica gli anziani”, ha riportato sempre Il Messaggero.
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