Venerdì 9 febbraio 2018, Giorgia Meloni, presidente e candidata premier di Fratelli d’Italia, ha organizzato una breve protesta all’esterno del Museo Egizio di Torino per contestare un’iniziativa di marketing promossa dall’istituto e definita dall’esponente di destra come “razzista nei confronti degli italiani”.
Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come
Di fronte alle proteste dei manifestanti, il direttore del museo, Christian Greco, è uscito dai suoi uffici per incontrare la Meloni e spiegarle nel dettaglio l’iniziativa.
Greco ha ricordato alla Meloni che la campagna ha carattere d’inclusività, ed è volta a favorire l’integrazione spronando i cittadini di lingua araba alla condivisione d’un patrimonio universale. Il primo obiettivo dei musei è farsi visitare, cercando di avvicinare le persone meno interessate con iniziative e stimoli di vario tipo.
Così, nel pieno della campagna elettorale in vista delle prossime elezioni italiane del 4 marzo 2018, la Meloni ha puntato il dito contro un’iniziativa culturale per sostenere le sue tesi di chiusura nei confronti di coloro che parlano arabo.
Leggi anche: Cosa c’è da sapere sulla polemica tra Giorgia Meloni e il Museo Egizio di Torino
E dopo il polverone scatenato dalla protesta dei Fratelli d’Italia, domenica 11 febbraio 2018 i militanti del partito politico di centro-destra hanno dichiarato la loro prima mossa in caso di vittoria alle elezioni: levare a Christian Greco la direzione del museo.
Le parole, però, sono state dette prima ancora di verificare se fosse possibile applicarle – come spesso accade in campagna elettorale: il Museo Egizio di Torino, infatti, non è statale, ma è retto da una fondazione.
Ciò vuol dire che il governo ha la sola autorità di eleggerne il presidente, mentre gli altri quattro membri vengono nominati dai soci della fondazione.
Quindi, seppure gli esponenti di Fratelli d’Italia ritenessero una buona idea quella di togliere l’incarico alla presidente del museo Evelina Christillin, non avrebbero comunque i numeri nel consiglio di amministrazione per cacciare l’attuale direttore.
Dopo la vicenda, e dopo aver ricevuto numerosissime critiche in merito, la Meloni ha smentito di voler cacciare il direttore del museo Egizio.
“È una bufala inventata dalla stampa e montata ad arte dalla sinistra per coprire una iniziativa idiota del museo” ha detto l’esponente del centro-destra, ribadendo ancora una volta la sua contrarietà nei confronti dello sconto per coloro che parlano arabo.