Quanti brindisi avvengono con un buon cocktail ghiacciato? Mojito, Margarita o Vanilla Sky, tutti negli ingredienti fondamentali hanno il ghiaccio triturato. Ma da gennaio 2019 c’è un allarme: il ghiaccio della marca “Polo nord”, il più utilizzato nei bar, è stato ritirato dal commercio per la presenza di batteri.
Polo Nord Ice Cubes, questo il nome del prodotto ufficialmente richiamato dal Ministero della Salute. La nota ufficiale è apparsa sul sito con tanto di foto. Il motivo? “Motivo del richiamo, conta batterica fuori limiti”. Il lotto di riferimento è 8120 con scadenza all’11/2019.
La descrizione del peso/volume dell’unità in vendita è di 2 chili in sacchetti. La Polo Nord Ice Cubes s.r.l. ha sede a Pastrengo, in provincia di Verona, a via dell’artigianato 5. Le avvertenze sono chiare: “Si prega la gentile clientela di restituire il prodotto”.
Gli Operatori del settore alimentare sono individuati dal Regolamento 178/2002 come i responsabili della sicurezza degli alimenti. Il Regolamento, che istituisce il sistema rapido di allerta europeo (RASFF), stabilisce che nei casi in cui un prodotto rappresenti un rischio per la salute, l’OSA deve adottare le misure di ritiro e di richiamo.
Gli operatori del settore devono informare i clienti sulle eventuali non conformità riscontrate ed a ritirare il prodotto dal mercato. In aggiunta al ritiro, qualora il prodotto fosse già stato venduto al consumatore, l’OSA deve inoltre provvedere al richiamo cioè ad informare i consumatori sui prodotti a rischio, anche mediante apposita cartellonistica da apporre presso i punti vendita.
Il ministero, oltre a ricordare di non consumare assolutamente il lotto di ghiaccio incriminato, sottolinea il regolamento che ordina il sistema di informazione ai consumatori: “Gli Operatori del settore alimentare sono individuati dal Regolamento 178/2002 come i responsabili della sicurezza degli alimenti. Il Ministero della salute, per una sempre maggiore attenzione ai consumatori, ha reso disponibile una specifica area del portale per la pubblicazione dei richiami degli OSA. Con le Regioni sono stati concordati il Modello standard per i richiami e la procedura da adottare. Quest’ultima prevede che, nei casi di un alimento a rischio, l’OSA deve compilare il Modello e trasmetterlo alle Autorità sanitarie competenti (ASL e Regioni) che, dopo le opportune verifiche, provvederanno alla pubblicazione sul portale del Ministero”.
Sul sito del ministero della Salute vengono riportati sempre i prodotti che vengono eliminati dal mercato per insicurezza alimentare. Senza allarmismi, basta fare attenzione.
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