Al Gay Pride di Bologna spunta un neofascista decisamente poco coraggioso. Sabato 22 giugno in città è arrivato l’arcobaleno del gay pride. Come è successo in tante altre città italiane, nel capoluogo emiliano si sono ritrovati migliaia e migliaia di manifestanti. L’evento è stato segnato, però, da un episodio decisamente spiacevole, che ha visto un uomo, probabilmente neofascista, avvicinarsi ai manifestanti e insultarli.
Nelle immagini riprese e diffuse da YouReporter si vede l’uomo inveire contro i colorati partecipanti alla manifestazione bolognese. Insulti e dita medio alzato nei confronti soprattutto di un gruppo di donne per circa un minuto.
A un certo punto, l’uomo alzando la voce sembra quasi sfidare i manifestanti che gli si parano davanti, al coro di “scemo”. Quello che succede dopo è che uno degli attivisti presenti, un uomo barbuto che osservava il “contestatore”, si è avvicinato a lui e gli ha presumibilmente intimato di smetterla.
Il neofascista prima ha provato a reagire, addirittura spintonando l’uomo di fronte a lui, poi si è voltato e si è dato alla fuga, inseguito per qualche metro dai manifestanti. Insomma, la tentata aggressione (verbale) finisce decisamente male per il neofascista.
Ma le contestazioni alla manifestazione sono iniziate ben prima dell’evento. Ai giardini Margherita, il luogo in cui il corteo bolognese prendeva il via e si concludeva, nella notte tra venerdì e sabato scorso sono stati affissi degli striscioni di protesta.
“A chi piace il culatello? A noi”, si leggeva su uno degli due striscioni. Sull’altro c’era il nome dell’evento fittizio a cui gli autori dell’opera intendevano partecipare, l'”Etero Pride”. A firmare gli striscioni gli esponenti cittadini di Forza Nuova.
Le foto della protesta hanno fatto il giro del web, ma di certo non hanno fermato l’onda arcobaleno che ha travolto Bologna.
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