“Questo decreto è un precedente. Introduce la fine delle garanzie minime, che sono il fondamento del nostro diritto. Mi riferisco, per esempio, alla presunzione di innocenza. Un decreto che oggi si applica agli stranieri ma che un domani si applicherà anche agli italiani”.
A parlare a TPI è il giornalista Gad Lerner, in occasione della deposizione del primo monumento in Italia che ricorda la Shoa dei rom a Lanciano, in provincia di Chieti.
“Credo”, sottolinea l’intellettuale, “che nell’interpretazione delle norme ci sia una tendenza illiberale che spesso risponde a pulsioni dal basso che, e non nascondo le parole, richiamano istinti ‘fascistoidi’”.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il Decreto Sicurezza e Immigrazione giovedì 4 ottobre. Il Presidente, al contempo, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in cui invita al rispetto degli obblighi previsti dalla Costituzione e dagli impegni internazionali, facendo riferimento al passaggio della Carta che riguarda i rifugiati e i profughi.
A intervenire sul Decreto Sicurezza e Immigrazione è stato anche Carlo Stasolla , il presidente dell’Associazione 21 luglio, che si batte per i diritti delle persone di etnia rom e per contrastare situazioni di discriminazione e marginalità sociale. A TPI ha sottolienato come il decreto sia incostituzionale e ha ribadito il progetto, nel caso in cui il dl sia approvato dal Parlamento, di portarlo davanti alle Corti.
“Andiamo incontro a una stretta securitaria, che porterà migliaia di persone in una condizione di illegalità e di marginalità. Aumenterà sempre più la percezione dell’invasione e dell’insicurezza”, ha commentato il presidente.