Il regista Gianfranco Rosi, nato nel 1964 ad Asmara in Eritrea, è il vincitore dell’Orso d’Oro del Festival di Berlino con Fuocoammare, unico film italiano in concorso.
Rosi, già Leone d’Oro al festival di Venezia con il film Sacro G.R.A, ha girato nel corso di un anno e mezzo le riprese del suo nuovo film in parte sulla terraferma, a Lampedusa e poi su una delle navi della Marina militare italiana impiegata nel canale di Sicilia.
La trama lega per contrasto la vita degli abitanti dell’isola all’attuale dramma dello sbarco di migranti in esodo verso l’Europa.
Non si tratta di un film costruito su un copione predeterminato, ma piuttosto della testimonianza diretta di una tragedia in corso.
Per raccontarla, Rosi ha scelto prevalentemente il silenzio di immagini che riescono a essere più incisive di qualsiasi parola. I dialoghi sono ridotti all’osso e divengono un chiaro omaggio alla cultura e alla tradizione della Sicilia.
Il film di Rosi aveva già piacevolmente colpito la critica della 66esima edizione Berlinale e ricevuto i complimenti della madrina del Festival, Meryl Streep che ha dichiarato di voler fare di tutto per portare questo film negli Stati Uniti, perché meritevole di concorrere per l’Oscar.
Nel suo discorso di premiazione al Festival, Rosi ha detto: “Il mio pensiero va a tutti coloro che non sono mai arrivati a Lampedusa nel loro viaggio di speranza, e alla gente di Lampedusa che da trenta anni apre il suo cuore a chi arriva”.
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