Franco Battiato potrebbe essere malato. La notizia circola da giorni sui social ma dalla famiglia del cantautore non sono ancora arrivate comunicazioni sulle condizioni di salute dell’artista.
Il cantautore siciliano è assente dalle scene da quando, otto mesi fa, aveva annullato tutti i concerti a causa di un incidente domestico che gli aveva provocato la rottura del femore e del bacino. Da quel momento, il silenzio.
Due giorni fa Roberto Ferri, un intimo collaboratore dell’artista catanese, ha pubblicato su Facebook una poesia, “Prigionieri delle nostre solitudini”, accompagnata dal commento “Ode all’Amico che fu e che non mi riconosce”. Nel post, Ferri dedica all’amico alcuni versi che sembrano alludere alla sue condizioni di salute lasciando poco spazio all’immaginazione.
“Ti ho visto rincorrere le parole e fuggire stranamente dalle note, tutte volavano insieme ma sole a differenti e specifiche quote. Mentre la tua mente non si sa dove fosse lungo antichi lidi o prati scoscesi e di quando bambino davi qualche colpo di tosse davanti al camino dai ceppi accesi”, ha scritto Ferri.
“Ti sei preso Cura di noi e noi te lo dobbiamo. Ed è per questo che un messaggio ti mandiamo ripetendoti la frase che ci insegnasti ahimè …rimani tranquillo caro che noi avremo Cura di te”.
Le parole di Ferri sono state commentate che da Salvatore Massimo Fazio, scrittore catanese molto vicino a Manlio Sgalambro che è stato coautore di alcuni dei testi più belli di Battiato.
“Roberto sei coraggioso a darne quasi l’ufficialità. Purtroppo è come riporti tu. Qui a Catania, quasi un tacito accordo per non dire che quel male, lo ha preso. Ma si sapeva. E tacevamo. Così come si decide di tacere o dirlo”, ha scritto. Poi ha aggiunto: “Mi addolora che qualche sciacallo, che si espose dopo la morte del prof. Sgalambro è già pronto da bravo arrampicatore sociale a dichiararsi amico di lunga data, ma lo sconfesseremo, anche in questa occasione. È proprio così amici”.
Il post è stato rimosso dopo poche ore, quando la notizia ha iniziato a circolare sui principali organi di stampa e sui social, dove in molti hanno manifestato la loro apprensione.