“Non vogliamo giocare al concorso di chi è più stupido. Con l’Italia abbiamo molte cose da fare e vogliamo continuare a farle. Mi recherò in Italia quando il clima si sarà calmato”.
Questa la risposta data ai giornalista dalla ministra per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, al termine del consiglio dei ministri a Parigi quando le è stato chiesto se la Francia avesse intenzione di rispondere in qualche modo alle ultime affermazioni dei vicepremier italiani.
Nello specifico, i giornalisti hanno chiesto se l’Eliseo intendeva usare il caso Stx-Fincantieri o il dossier Alitalia per colpire il governo italiano.
“In Francia si dice che tutto ciò che è eccessivo è insignificante. Quando le dichiarazioni diventano eccessive per toni e quantità, diventano dunque insignificanti”, ha risposto la Loiseau, secondo cui gli attacchi rivolto da Luigi Di Maio e Matteo Salvini contro Macron sono “inutili”.
“Cosa ci guadagnano gli italiani? Contribuiscono forse al benessere del popolo italiano, che è generalmente l’obiettivo di ogni governo? Non penso”, ha concluso la ministra francese.
Il vicepremier Di Maio continua a negare che lo scontro con la Francia sia degenerato in una crisi diplomatica, ma in molti iniziano a temere che la crisi nelle relazioni tra i due paesi sia alle porte.
“Mi auguro che non si arrivi ad una rottura delle relazioni con la Francia perché questo non è nell’interesse dell’Italia, detto questo non servono soltanto atti di buona volontà da parte di Roma, serve anche che la Francia tenti di avere un atteggiamento diverso nei confronti dell’Italia, ma anche per quanto riguarda l’Africa, un atteggiamento non egemonico”, ha commentato il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.
Più ottimista invece il ministro dell’Economia Giovanni Tria: “Nessuno vuole uno scontro, né con la Francia né con la Germania. Non dico che non ce lo possiamo permettere, ma non lo vogliamo”.
Il capo del Mise ha fatto riferimento anche allo scontro sui migranti e sulla missione Sophia in corso con la Germania: Berlino ha minacciato di non rinnovare la partecipazione alla missione, accusando l’Italia di aver gestito male le operazioni.
Altra questione al centro della diatriba che vede da una parte l’Italia e dall’altra Francia e Germania riguarda invece l’Onu.
“Se la Francia vuole mettere a disposizione il proprio seggio nel Consiglio di sicurezza dell’Onu, parliamone e facciamolo nel contesto europeo, se davvero vogliamo dare importanza a tale contesto”.
La Francia infatti si è impegnata a far entrare anche la Germania nel Consiglio di sicurezza.