Una nuova fortissima scossa di terremoto è stata avvertita domenica 30 ottobre 2016, alle ore 7:41, in tutto il centro Italia.
Secondo i primi dati emersi diffusi dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, si tratta di un sisma di magnitudo 6.5, a una profondità di 10 chilometri. L’epicentro tra Norcia e Preci, in Umbria, vicino al confine con le Marche.
Al momento ci sono feriti ma non risultano vittime. Lo ha detto il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio.
Sono nove i feriti soccorsi in Valnerina dopo la scossa di stamani: lo riferisce la centrale regionale del 118 dell’Umbria, spiegando che provengono da Norcia e da Cascia. I due più gravi, entrambi con traumi al torace, sono stati portati in elicottero all’ospedale di Foligno.
Tre persone sono state estratte vive dalle macerie a Tolentino, dove si sono avuti diversi crolli a seguito dell’ultima scossa. Un’altra donna rimasta intrappolata dal crollo della sua abitazione è stata liberata dai vigili del fuoco nella frazione di Pianaccerro di Ascoli Piceno.
I comuni più vicini al luogo dell’epicentro sono Castelsantangelo sul Nera, Norcia, Preci e Visso, secondo quanto riferito dalla Protezione civile, gli stessi colpiti dalle tre forti scosse di magnitudo 5.4, 5.9 e 4.6 solo quattro giorni fa, il 26 ottobre.
La scossa di questa mattina è stata particolarmente lunga rispetto alle altre degli scorsi giorni. La popolazione interessata dagli effetti del sisma è di circa 3,4 milioni di persone.
“Siamo in grado di gestire l’emergenza e le squadre di soccorritori stanno arrivando, il sistema è in grado di reggere”, ha rassicurato il capo della Protezione civile Curcio.
Il sisma del 30 ottobre è stato il più violento degli ultimi decenni in Italia. Quello del Friuli del 1976 fu di magnitudo 6.4 della scala Richter. La scossa principale dell’Aquila del 2009 fu del 5.8, quello di Umbria e Marche del 1997 del 6.1.
Secondo le prime informazioni ricevute ci sono gravissimi danni alla basilica di San Benedetto a Norcia, costruita nel 1.300 e la cattedrale di Santa Maria argentea
La scossa di magnitudo 6.5 ha buttato giù la torre civica e la chisa di Sant’Agostino di Amatrice. Gravi danni alla chiesa di Porta Cartara ad Ascoli Piceno Crolli a Preci e Camerino. È stato evacuato l’ospedale di Cascia.
A Macerata e Ancona la gente ha lasciato le case. La curia di Rieti in via precauzionale ha chiuso tutte le chiese. Nuovi crolli all’Aquila a sette anni dal sisma del 6 aprile 2009, ma la situazione più difficile in Abruzzo si registra nel Teramano.
“Ci sono problemi di viabilità dappertutto, a cominciare dalla Salaria che è chiusa”, ha detto il capo della Protezione civile Curcio. La strada che collega Visso con Norcia è crollata a due chilometri dal comune marchigiano ed è totalmente inagibile. Grandi difficoltà per raggiungere Norcia, crepe e massi ovunque, chiusa la statale Tre Valli.
Dopo la scossa delle 7.41, ce ne sono state altre due: la prima, di magnitudo 4.6, è stata registrata dalla rete sismica dell’Ingv alle 7.44; la seconda (magnitudo 4.1) alle 8.
La presidente della regione Umbria, Catiuscia Marini, parla di “notizie drammatiche” provenienti da Norcia. La governatrice sta raggiungendo il centro di Protezione civile di Foligno per seguire la situazione.
Secondo quanto riportato dal quotidiano italiano la Repubblica, il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, comune in provincia di Macerata, Mauro Falcucci ha detto: “Io sono a Fano, dove vivo, ma mi dicono che ci sono stati crolli, che è un disastro! Si è aperta la terra, c’è fumo, un disastro. Spero che i testoni che erano rimasti a Santangelo si siano spostati nella notte”.
Il sindaco del comune di Ussita Marco Rinaldi ha detto: “È crollato tutto, vedo colonne di fumo, è un disastro, un disastro. Dormivo in auto, ho visto l’inferno”.
“Siamo in condizioni pietose. Ho ancora 800-900 persone in paese, un borgo distrutto, molti allevatori nelle frazioni di montagna che non possono allontanarsi. Ci sono crolli, e non so ancora se anche dei feriti. Io, da solo con un maresciallo, lavoro da un container di 2 metri per 5, che ho requisito”. Il sindaco di Pievetorina Alessandro Gentilucci lancia un appello: “Abbiamo bisogno di mezzi, di container”.
L’Esercito è mobilitato nei Comuni più colpiti dal terremoto per fornire assistenza alla popolazione e per un monitoraggio della situazione, anche del sistema idrografico. Nell’area di Visso, ad esempio, si stanno controllando eventuali movimenti franosi in prossimità dei corsi d’acqua con il rischio di allagamenti.
Momentaneamente sospeso per verifiche tecniche il servizio sulla metro A, B e B1 di Roma, secondo quanto annunciato dal profilo Twitter di Atac, la municipalizzata dei trasporti di Roma domenica 30 ottobre. Sulla metro C si segnalano “lievi ritardi” per lo stesso motivo. Nella capitale è stata chiusa anche la Basilica di San Paolo a causa della caduta di alcuni cornicioni e della presenza di crepe nella struttura.
Nella giornata di lunedì 31 ottobre è stato chiuso temporaneamente a scopo precauzionale il passaggio su ponte Mazzini, nel centro di Roma, a causa di alcune lesioni. Chiusi anche i passaggi sotto le arcate all’altezza del greto del fiume. I vigili del fuoco hanno effettuato un sopralluogo e da quanto riferito si sta procedendo per ripristinare la viabilità.
“Noi ricostruiremo tutto. Case, chiese ed esercizi commerciali”. Ha assicurato il presidente del Consiglio Matte Renzi in conferenza stampa. “Le risorse non si sprecano ma non c’ è un problema di risorse. Quello che servirà siamo impegnati a metterlo in campo, senza impedimenti tecnocratici”.
“Sono territori meravigliosi. Non possiamo avere uno sguardo burocratico. Vogliamo che Norcia abbia un futuro. Le popolazioni del territorio devono sapere che abbiamo bisogno di prendere un impegno chiaro: tutto sarà ricostruito in tempi certi. Ciò che serve lo prendiamo e se serve di più l’Europa non lesineà nella ricostruzione dei luoghi che sono l’anima del nostro paese e se l’anima inquieta anche il resto del paese”
Il premier ha poi annunciato la riunione lunedì 31 ottobre del Consiglio dei ministri, coinvolgendo nelle decisioni i presidenti delle regioni, il Commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani e il capo della Protezione civile Curcio.
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La basilica di San Benedetto a Norcia crollata dopo il terremoto di questa mattina alle 7:41
Un muro crollato a Norcia (Credit: Remo Casilli)
L’istituto scientifico indipendente EMSC ha diffuso su Twitter una mappa dei luoghi dove è stato sentito il terremoto di del 30 ottobre.
Il crollo di una casa già lesionata a Visso