Sul Congresso mondiale delle Famiglie che si terrà a Verona a fine marzo arriva il chiarimento definitivo: “non è stata avanzata alcuna richiesta di revoca del patrocinio”. A dichiarare la posizione del governo sull’evento è il ministro leghista della Famiglia, Lorenzo Fontana, durante il question time alla Camera.
Il patrocinio del governo al Congresso delle Famiglie è dunque confermato. Viene apparentemente così risolta la spaccatura che si era creata negli scorsi giorni tra gli alleati di governo sul tema: mentre la Lega aveva da subito appoggiato il Congresso, il M5S ne aveva invece preso le distanze.
“Questo è un tema che non dovrebbe essere divisivo, come la tutela della famiglia, della maternità, dell’infanzia e della paternità'”, ha detto il ministro Fontana. Aggiungendo poi: “Vorrei chiarire alcune notizie, prive di fondamento. Il mio orientamento, quale ministro di questo governo è stato ed è quello di concedere il patrocinio. È un orientamento che intendo confermare, così come intendo confermare la mia presenza all’evento”.
A chiedere un chiarimento sulla questione in aula è stato il deputato di Fratelli d’Italia, Marcello Gemmato. “Mi ritengo soddisfatto della risposta, ma lei è in minoranza all’interno di questo governo. Per esempio Luigi Di Maio, capo politico del M5S, ha dichiarato che a Verona andrà ‘la destra degli sfigati’; il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Vincenzo Spadafora ha detto che il patrocinio del governo sarebbe fuori dal tempo, e che sarebbe stato ritirato. Rispetto a questo ritengo che la voce del governo dovrebbe essere più forte”, ha attaccato il deputato FdI.
Le critiche arrivano da tutte le parti politiche, anche la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, dopo aver ascoltato le precisazioni del ministro Fontana a Montecitorio, si è infatti espressa contro il Movimento 5 Stelle: “Il patrocinio del governo al convegno mondiale sulla famiglia di Verona non è stato revocato. Un fatto vergognoso, che conferma la loro totale inconsistenza, ma soprattutto ci preoccupa visto l’estremismo di Fontana e dei suoi sostenitori nei confronti dei diritti in generale, e verso quelli delle donne in particolare”, ha sottolineato Brignone.
Il Congresso delle Famiglie si avvicina e le polemiche sono sempre più aspre.