Marcello Foa è stato rieletto presidente della Rai. Anche questa volta via libera a maggioranza da parte del Cda di viale Mazzini: quattro sì, un voto contrario e un astenuto.
A favore hanno votato i consiglieri Beatrice Coletti, Igor De Biasio, Gianpaolo Rossi e Fabrizio Salini, che è anche amministratore delegato del Gruppo Rai. Contraria Rita Borioni, astenuto Riccardo Laganà.
Foa non ha partecipato alla votazione.
In pratica si è ripetuto quanto avvenuto in occasione della prima tornata di votazione, un paio di mesi fa.
Adesso la parola definitiva torna alla commissione di Vigilanza, il cui parere favorevole con i due terzi dei componenti (quindi almeno 26 commissari) è vincolante.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini si è detto contento dell’esito del voto. “Sono contento e non vedo l’ora che tutti lavorino al 100 per cento. Presentiamo di solito persone di spessore, non amici degli amici”, ha detto il leader della Lega rispondendo a chi gli chiedeva se temesse un nuovo stop da parte della Vigilanza.
Nella prima occasione non si arrivò a 26, mancarono i voti di Forza Italia. Voti che questa volta dovrebbero invece esserci, visto l’accordo trovato nel centrodestra con il vertice ad Arcore tra Berlusconi e Salvini e ieri, giovedì 20 settembre, anche su altri temi, tra FI, Lega e Fratelli d’Italia.
La Vigilanza divrebbe riunirsi martedì 25 ottobre e audire Foa prima di procedere alla votazione.
Nato a Milano, laureato in Scienze politiche all’Università degli studi di Milano, Foa ha iniziato la sua carriera in Svizzera, lavorando negli anni Ottanta alla Gazzetta Ticinese e al Giornale del Popolo, due quotidiani di Lugano.
Nel 1989, dopo aver vinto il premio per la miglior prova scritta all’esame dell’Ordine dei giornalisti, è stato assunto a Il Giornale, diretto allora da Indro Montanelli, dove è stato impiegato alla sezione esteri.
Nel corso degli anni ha seguito, tra le altre cose, il processo di unificazione delle due Germanie e l’entrata nell’euro dell’Italia e ha tenuto corsi di giornalismo internazionale al master di giornalismo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Foa è rimasto a Il Giornale fino al 2011, quando è stato nominato direttore generale del gruppo svizzero Timedia Holding e del quotidiano Corriere del Ticino, il più importante e più antico quotidiano della Svizzera Italiana. L’anno successivo ne è diventato amministratore delegato.