Nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 settembre a Firenze, zona Varlungo, una studentessa è stata picchiata e violentata da uno sconosciuto. È stata la ragazza stessa, ancora sotto choc, a chiamare la polizia subito dopo l’accaduto.
Nel pomeriggio di lunedì 24 settembre un uomo di 25 anni è stato fermato. Si tratta di un uomo senza fissa dimora già noto alle forze dell’ordine, rintracciato in uno stabile abbandonato. Arnaut Mustafa è di origini romene.
Un altro caso di violenza a Firenze. Il 23 giugno 2018 era capitato un episodio analogo. Quella volta la vittima fu una giovane studentessa giapponese, sorpresa più o meno nello stesso punto all’alba, mentre faceva jogging.
Stavolta ad essere aggredita è stata una studentessa di 21 anni, originaria della Mongolia. Secondo una prima ricostruzione, la ragazza stava camminando su una rampa sotto il viadotto di Varlungo, alla periferia est di Firenze. La giovane aveva oltrepassato la pizzeria “Orto del cigno”, per andare in via di Villamagna dove avrebbe raggiunto alcuni amici.
È stata però sorpresa alle spalle da uno sconosciuto, che l’ha picchiata, prendendola per i capelli e colpendola al volto con dei pugni. L’uomo l’ha poi trascinata in un punto ancora più nascosto per abusare di lei.
Finita la violenza, che è durata diversi minuti, è stata la ragazza stessa a chiamare la Polizia e raccontare quanto accaduto. La giovane è stata quindi portata all’ospedale Ponte a Niccheri, dove le sono state riscontrate lesioni su diverse parti del corpo. La prima prognosi è di 15 giorni.
Sulla vicenda sta indagando ora la squadra mobile fiorentina. Gli investigatori cercano anche possibili collegamenti, ancora da verificare, con l’altro caso di violenza denunciato nel giugno scorso, sempre da una donna di origini asiatiche e sempre nei pressi del viadotto del Varlungo.
Sulla vicenda è intervenuta anche la deputata di Forza Italia Mara Carfagna: “Non è tollerabile che una ragazza non possa camminare per strada di notte senza rischiare di essere violentata”, ha dichiarato la vice presidente della Camera. “Per il Ministro dell’Interno, per le Forze dell’ordine, per i magistrati questa deve diventare una priorità”.