Due spari nel cuore della notte, poi il silenzio. I vicini, spaventati, hanno chiamato le forze dell’ordine, ma per fortuna la situazione non era grave come si era potuto pensare nei primi momenti che hanno seguito l’esplosione dei colpi.
È successo a Firenze, in viale Don Minzoni, non lontano dal centro storico della città. Qui, attorno alle 4.30 della notte tra il 15 e il 16 settembre, un uomo di 41 anni ha preso una delle sue armi, un fucile, e ha iniziato a sparare contro una delle pareti di casa sua.
I vicini, allarmati dagli spari, hanno immediatamente chiamato gli agenti di polizia che, in breve, sono arrivati sul posto. Qui gli uomini delle forze dell’ordine si sono fatti aprire la porta dell’appartamento da cui proveniva l’esplosione dei colpi d’arma da fuoco.
Una volta all’interno dell’appartamento, gli agenti hanno potuto appurare che oltre all’uomo non c’era nessun altro in casa e quei colpi esplosi nel cuore della notte non avevano colpito nessuno, per fortuna.
Senza opporre alcuna resistenza, l’uomo si è consegnato agli agenti, che prima hanno avuto modo di ispezionare l’abitazione del 41enne fiorentino.
Durante l’ispezione, gli uomini delle forze dell’ordine si sono trovati davanti ad un vero e proprio arsenale. Nell’abitazione sono stati trovati fucili e carabine. Ma non solo: gli agenti hanno rinvenuto anche delle armi bianche, quindi non da fuoco, ma comunque pericolose. Tutte le armi erano regolarmente detenute.
Gli agenti delle forze dell’ordine hanno proceduto alla denuncia dell’uomo, prima di essere consegnato nelle mani dei sanitari del 118 che lo hanno trasportato all’ospedale di Santa Maria Nuova dove ora si trova ricoverato nel reparto di psichiatria.
Sul posto, infatti, sarebbe giunta anche la madre che avrebbe confermato come il 41enne fosse da quattro anni in cura per disturbi psichiatrici. All’ospedale Santa Maria Nuova di Firenze, l’uomo è stato sottoposto a ulteriori analisi anche per verificare se fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.