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Un film fuori concorso che avrebbe meritato di più

Stasera, fuori concorso, il film postumo di Claudio Caligari: Non essere cattivo

Di Maria Teresa Squillaci
Pubblicato il 7 Set. 2015 alle 20:48

Dall’eroina alla cocaina, il nome di Claudio Caligari torna al Festival del Cinema di Venezia con un’altra storia di amore drogato. Verrà presentato stasera Non essere cattivo, film postumo del regista scomparso il 26 maggio scorso.

Nel 1983 Amore Tossico aveva folgorato il pubblico. La pellicola sulla dipendenza dall’eroina, presentata alla Mostra del Cinema e interpretata da attori non professionisti, divenne subito un cult. Quindici anni dopo, Caligari aveva confermato il suo talento con L’odore della notte.

Il racconto di Amore Tossico si era concluso sulla spiaggia di Ostia con la morte di Cesare, una delle tante vittime della dipendenza dall’eroina negli anni Ottanta. Stessa spiaggia, un decennio dopo. Siamo nel 1995 e un altro Cesare si punge una mano con un ago, una “spada” come la chiamano gli eroinomani che i ragazzi degli anni Novanta disprezzano.

La generazione della disco music, non si buca più. I nuovi tossici si sballano con la cocaina e le pasticche. Non si riconoscono dai lividi sulle braccia, ma dagli occhi sbarrati.

Non essere cattivo è la conclusione ideale di una trilogia che nell’immaginario di Caligari comprendeva un’opera sua solo di ispirazione, Accattone di Pier Paolo Pasolini, dove Vittorio era il nome del protagonista, e Amore tossico, dove il protagonista si chiamava Cesare.

Luca Marinelli e Alessandro Borghi interpretano Cesare e Vittorio, ragazzi allo sbando che passano le giornate sulla spiaggia di Ostia, tra macchine potenti, alcool e spaccio.

Con il tempo, Vittorio – che ci si era presentato con un “Che mestiere fai?”, “Niente, perché?” – decide di mettere la testa a posto e provare a cercare un lavoro. Incontra una ragazza, Linda, interpretata da Roberta Mattei, e inizia ad allontanarsi dalla strada. Anche Cesare cerca di redimersi con l’aiuto di Viviana, interpretata da Silvia D’Amico, ma fallisce e sprofonda inesorabilmente.

L’intento di Caligari, che ha fatto appena in tempo a completare il montaggio del film, era quello di rappresentare una generazione al bivio. La scelta è tra una vita lavorativa spesso frustrante e i soldi facili dello spaccio a cui si accompagna però l’autodistruzione.

L’opera è stata portata a termine da Valerio Mastandrea, nei panni del produttore. Da attore era stato tra i protagonisti dell’Odore della notte e l’anno scorso aveva diffuso un video appello, idealmente destinato a Martin Scorsese, per sottrarre Claudio Caligari all’oblio a cui lo aveva condannato il mondo del cinema italiano.

Il film sarà proiettato stasera in anteprima a Venezia 72, nella sezione fuori concorso, e arriverà domani nelle sale. Di Non essere cattivo già si dice che avrebbe meritato la competizione ufficiale.

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